Luciano Spalletti è stato intervistato da Sky Sport nel corso dello speciale Roma Day dell’emittente satellitare. Queste le parole del tecnico della Roma:
Come ha trovato la squadra dopo le vacanze?
Quando ero piccolo i miei nonni dicevano sempre le stesse cose, cioè ciò che farai il primo dell’anno lo farai tutto l’anno, i superstiziosi dicono in questa maniera. Abbiamo pensato il primo dell’anno di allenarci e di andare fortissimo, cercando di far diventare questi giorni come l’inizio di quelle possibilità e di quelle giornate che metteranno a disposizione 365 mini-trofei. Se riusciremo a portare a casa il nostro piccolo trofeo giornaliero a fine anno avremo fatto dei numeri importanti. Non debbono esistere giorni precedenti o successivi ma devono diventare un ipotetico piccolo trofeo da portare a casa, bisogna lavorare nella maniera seria, corretta e giusta. Anche cercare di guarire un giorno prima da un infortunio, oppure non portare vicende personali dentro lo spogliatoio. Fare una frase corretta alla squadra, questo comporterà che si migliori sotto tanti aspetti. Bisogna avere l’avidità di voler vincere quasi tutti questi mini-trofei.
Favorevoli a giocare sotto le feste?
Penso di sì, quando si parla con i giocatori dicono sempre allo stesso modo cioè che fare le partite gli piace, quello che fa la differenza è la partecipazione del pubblico. Se vediamo le nostre partite infrasettimanali non c’è molta partecipazione negli stadi, vero che le televisioni le danno e tutti le vedono ma ai calciatori piace il contatto fisico col tifoso, il loro calore. Questo va ricollegato al bisogno di avere stadi addobbati a festa. Se riusciremo ad averli e di conseguenza a portare dentro le famiglie con i bambini, sarà sempre più bello e anche un piacere giocare anche il giorno di Natale.
Dove volete arrivare nel 2017?
Abbiamo avuto numeri importanti, dobbiamo essere quelli li e tradurli nella nostra piattaforma di partenza. Dobbiamo mettere qualcosa sopra a quei numeri. La nostra base sono questi numeri, se riusciremo a migliorare possiamo fare qualcosa di importante.
L’obiettivo di Spalletti nel 2017?
Riuscire a fare meglio dell’anno scorso sotto tutti gli aspetti e questo comporterà l’essere vicino a riuscire a vincere qualcosa.
Il salto di qualità passa dai risultati in trasferta?
Sicuramente si, ora abbiamo quasi tutte trasferte per cui se non ci faremo trovare pronti sotto l’aspetto della personalità poi su campi difficili a partire già da domenica sarà dura perché il Genoa è una grandissima squadra. Per quello che ho visto ci sono ragazzi venuti a lavorare in maniera seria e questa è la strada giusta.
Quanto è difficile col Genoa?
Il coefficiente di difficoltà è quello dell’impatto fisico, se riusciremo a sostenere la squadra dal punto di vista di forza e di pressione fisica perché il Genoa ha messo sotto la Juve. Quando la partita diventerà giocabile sarà più facile ma l’inizio della gara sarà il momento a cui dobbiamo fare più attenzione.
Che mercato vi aspettate a gennaio?
Questo è un tema profondo dove si entrerà a piedi pari nella prossima conferenza. A me la squadra sta bene com’è, la squadra me la sono cercata e io credo in questa squadra. Qualcuno ha criticato che non siamo un numero tale da sopperire a quei momenti caldi che ci saranno in futuro con tutte le competizioni perché ci sarà un periodo di 25 giorni dove giocheremo una volta ogni 3 giorni. Li ci vogliono i giocatori numericamente ma se non succede qualcosa di particolare riusciremo a sopperire come abbiamo fatto in questo periodo in cui siamo stati bravi con i calciatori infortunati. Ora stanno tornando disponibili alcuni infortunati che possono darci una mano. Poi se qualcuno vuole andare a fare esperienza come Iturbe perché ha giocato poco bisogna accontentare, quelli che partiranno vanno sostituiti. In questo momento che può passare qualche situazione corretta potrebbe essere da portare a casa per rafforzare la squadra numericamente.