Corriere della Sera (G.Piacentini) – Quella di Europa League di stasera (ore 19) contro l’Austria Vienna sarà la gara europea numero 50 (finora 25 vittorie 10 pareggi e 14 sconfitte, 88 gol fatti e 59 subiti) sulla panchina della Roma per Luciano Spalletti. Una ricorrenza che il tecnico giallorosso avrebbe voluto vivere senza tutti i problemi di formazione che invece sarà costretto ad affrontare. Perché alle assenze note nel reparto difensivo (Manolas, Florenzi, Vermaelen, Emerson Palmieri, Mario Rui più i giovani Nura e Seck) si è aggiunta anche quella, quasi certa, di Federico Fazio. L’argentino infatti soffre per un trauma al polpaccio destro rimediato ad Empoli e per Spalletti «potrebbe essere rischioso farlo giocare». Ieri Fazio ha lavorato da solo durante l’allenamento di rifinitura, e viste le tante assenze è più che probabile che il tecnico romanista cerchi di recuperarlo in vista della gara di domenica sera contro il Bologna. Al suo posto, al centro della difesa a «tre e mezzo», che per il resto sarà composta da Bruno Peres, Ruediger alla sua seconda consecutiva da titolare («Sono pronto per giocare, sono felice di essere un giocatore della Roma e non penso alle offerte che potrebbero arrivare»), e Juan Jesus, toccherà a De Rossi.
«Daniele – le parole di Spalletti – potrà entrare a far parte del reparto difensivo, ma è una qualità che lui ha. Questa è una caratteristica che può anche dargli un’apertura importante per il futuro. Noi siamo a posto, lui sa fare il centrale: siamo nelle condizioni di poter mettere in campo una formazione di tutto rispetto». In mezzo al campo, al fianco di Paredes, tornerà titolare Kevin Strootman. «Per noi è un calciatore importante, uno di quelli che non vuole starci quando le cose vanno male: è normale che la società consideri di voler lavorare anche in futuro con lui». Dalla squadra si aspetta che non ripeta gli errori della gara di andata. «Ci ha insegnato molte cose, bisogna ricordare quello che è successo e fare meglio. Vedo una Roma cresciuta negli ultimi tempi, sento che i calciatori respirano un’aria differente e non accettano di non vincere una partita come quella di Empoli: diventa quasi un ringhiare, e questa secondo me è una crescita di gruppo. Fink si accontenta di un pari? Noi no, giochiamo solo per la vittoria». Davanti giocherà Dzeko: alle sue spalle Nainggolan mentre sulle fasce Iturbe ed El Shaarawy sono favoriti rispetto a Salah e Perotti.