Il Messaggero (A. Angeloni) – Saranno ventotto, forse trenta, i convocati – che verranno comunicati in giornata – di Luciano Spalletti per la tournée negli Stati Uniti. Una Nazionale con qualche novità rispetto alle ultime apparizioni, compresa la maglia Adidas. La classica, azzurra, con strisce del Tricolore lungo le spalle e in evidenza nello stemma sul petto. Poi, quella da trasferta, che aggiunge il rosso e il verde alla classica base bianca, ancora sulle spalle, sullo stemma e lungo i lati. Per esaltare il senso di identità, dietro il collo, una scritta, “l’Italia chiamo”.
Spalletti sta cercando soluzioni alternative al suo 4-3-3 anche di manciniana memoria. Vuole studiare alcuni giocatori ma c’è il nodo degli Under 21, ragazzi come Calafiori, Fabbian Kayode, che saranno impegnati in due gare di qualificazioni importanti e non è affatto escluso che Lucio li lasci al suo collega Nunziata per le sfide con Lettonia e Turchia.
Il problema principale è sugli esterni alti, con l’assenza di Berardi e con calciatori che al momento non al top per diversi motivi, come Chiesa, Zaniolo e Zaccagni. Per questo è nell’aria l’ipotesi di una difesa a tre, con dietro al centravanti due mezze punte e qui, il ritorno di Pellegrini può dare una mano al ct della Nazionale. Lorenzo, con Lucio in panchina, in pratica non c’è mai stato, solo qualche toccata e fuga. Sempre alle prese con infortuni e una condizione fisica mai eccellente nei primi mesi della stagione. Ora il capitano della Roma sta bene e Spalletti è pronto a riaccoglierlo per valutarlo in vista di Germania 2024.