Il Messaggero (U.Trani) – Certe notti non saranno mai uguali. Pericolose o affascinanti: dipende solo dallo spirito con cui si affrontano. La Roma, per non sbagliare, si prepara a viverne una alla volta. Perché la trappola che Castori sistemerà stasera a Modena rischia di essere più insidiosa di quella che Zidane può piazzare mercoledì all’Olimpico. Ma Spalletti, senza sminuire il gran galà di Champions, sa dove guardare per evitare la caduta nella sfida in Emilia. «Ha la priorità». La frase non è inedita. E’ appartenuta anche a tecnici che lo hanno preceduto sulla panchina giallorossa, Capello in primis, o che è stata recentemente utilizzata in altre piazze, da Allegri in giù. Lucio, però, va più sul concreto. Non ha mai sfidato né l’allenatore del Carpi (che perse momentaneamente il posto dopo il 5 a 1 dell’andata) né quello del Real, ma ha preso atto, da un paio di settimane, di quanto sia cresciuta la neopromossa capace di spaventare la Fiorentina e di concedere poco o niente al Napoli.
UNICO PRECEDENTE – «Ogni volta che scendiamo in campo abbiamo una grande chance. Ma poi va sfruttata». L’occasione è nel calendario, anche delle rivali. La Roma cerca a Modena la quarta vittoria consecutiva con il nuovo tecnico. In questa stagione solo una volta ha scoperto il poker. Nel bel mezzo del girone d’andata. Quando al 9° turno, lo scorso 25 ottobre al Franchi, riuscì a battere la Fiorentina, dopo i successi proprio contro il Carpi, il Palermo e l’Empoli, conquistò la vetta, posizione confermata poi nella giornata successiva superando anche l’Udinese. Sono passati 3 mesi e mezzo da quello scatto in classifica che Spalletti, 10 punti in 5 partite, si augura di ripetere. Per sfruttare l’esito degli scontri diretti al vertice che, pur non riguardandolo in prima persona, potrebbero portarlo sul podio Champions. Più che Juventus-Napoli (seconda contro prima), è Fiorentina-Inter (terza contro quarta). Lucio ragiona in grande: «E’ sbagliato pensare alla prossima partita e non a questa. Sono le serie positive a farla. Differenza. La Juve ha vinto 14 partite di fila, il Napoli 8. Se noi puntiamo a competere con loro dobbiamo fare filotti straordinari. Bisogna quindi essere pronti e non tralasciare nulla. Solo così saremo una squadra di livello. Perché, se noi vogliamo stare al pari delle grandi, dobbiamo fare risultati».
ROTAZIONE NON OBBLIGATORIA – «Il mio pensiero va solo al Carpi che ha un grande allenatore e attraversa un buon momento». Spalletti è come se spiegasse in anticipo alcune scelte. Che non portano al turnover extralarge. Pur avendo schierato 23 giocatori nelle prime 4 partite, al 5° match si è fermato: dal Sassuolo alla Sampdoria solo 2 novità. Più o meno dovrebbe regolarsi allo stesso modo contro il Carpi, rilanciando Dzeko e ritrovando Nainggolan. «Anche se, avendo recuperato altri giocatori, qualche ragionamento lo posso fare».