Vigilia di Carpi-Roma e giorno di conferenza stampa per Luciano Spalletti che risponderà alle domande dei giornalisti presenti a Trigoria. Queste le sue parole:
Domani il Carpi, mercoledì il Real, pensa al turnover?
Il pensiero va a questa partita qui, anche se avendo recuperato dei calciatori qualche ragionamento si fa. E’ involontario. Ma la partita importante è domani. Io scelgo in funzione della partita di domani.
Avete possibilità di recuperare punti a Inter e Fiorentina…
Le occasioni sono ogni qual volta si va in campo. La sintesi è questa: se pensano alla partita successiva e non a questa qui si è sbagliato tutto, perché la Juve ha vinto 14 partite di fila, il Napoli una decina, se noi vogliamo competere con quelle li il pensiero va ai filotti straordinari. Noi dobbiamo assumere il comportamento di chi si fa trovare pronto nella situazione che vive. Chi pensa all’altra partita e non a domani non ha capito niente, noi vogliamo stare al pari delle grandi e fare dei risultati di fila.
Dzeko è pronto?
Gioca. Senza farla lunga.
Chi è che non gioca davanti allora?
M’hanno detto di non rispondere (ride, ndr). Noi mandiamo un bel messaggio a livello di testa se dico a uno che gioca. Se dico a uno che non gioca farei qualcosa di non corretto, non giusto da allenatore. Perciò non lo dico.
Rudiger, Totti e De Rossi come stanno?
Gyomber è fermo perché ha questo problema al piede. Torosidis sta migliorando e stamani ha fatto un buonissimo allenamento, ma non fa ancora parte del gruppo. Poi ci sono le cose che preoccupano, come De Rossi, che non trova miglioramenti ed è ancora fermo. Lo staff che lo gestisce è convinto di avere la soluzione, quando torno da Carpi spero di averlo a disposizione. Totti dopo la partita ha fatto l’allenamento all’Olimpico come tutti, l’ha fatto molto bene. In allenamento ha fatto molto molto bene, poi ieri ha avuto un problemino, mi sembra al soleo, hanno fatto gli accertamenti e hanno scongiurato tutto, eravamo fiduciosi, ma stamattina ha risentito la stessa fitta, non si è allenato, non parteciperà alla trasferta. Rudiger è tutto ok. Ci sono tutti, tornano anche Sadiq e Nura, dopo aver giocato con la Primavera. Gyomber, Torosidis, De Rossi e Totti, gli altri sono tutti a disposizione.
Cinque giocatori offensivi insieme possono coesistere?
Dzeko, Salah, Perotti, El Shaarawy e Pjanic… Possono coesistere, perché hanno qualità un po’ diverse, poi è chiaro che quello che si dice sempre sull’equilibrio di squadra bisogna ritrovarlo nel loro sacrificio, violentarsi per fare di più in certi atteggiamenti. Gli altri devono essere disponibili a correre di più. Possono coesistere.
Ha parlato con Sabatini? Gli ha comunicato l’idea di dimettersi?
Siccome l’avete scritto diverse volte, siccome che qualcuno faccia trapelare qualcosa c’è, sono andato su e ho parlato con lui, lui ha detto che è un’ipotesi. Ha un ruolo importante nella Roma e le responsabilità sono quelle. E’ giusto che mi metta in discussione anche io ha detto. Noi sterziamo questo pacchetto di partite e lui rimane al suo posto e continuiamo tutti insieme. Lui è uno che si prende giustamente le sue responsabilità. La sua risposta parlando con il Presidente è che se le cose continuano ad andare così non viene parlato, o si fanno risultati o tutti abbiamo fallito. Compreso te se sei della Roma.
Potrebbe far tornare Nainggolan tra i centrocampisti? Uçan come lo vede?
Queste cose qui di poter usare i calciatori e di poterli spostare di quei dieci metri è una cosa che ho a disposizione e sfrutterò, facciamo così. I centrocampisti possono stare cinque metri avanti o indietro, non è un problema. Di attaccanti non vedo grande abbondanza, qualche pedina rispetto alle altre squadre mi manca. Uçan è un calciatore splendido, che però per il momento ha soltanto quell’attenzione lì. E’ un grande tecnico, un grande Pizarro, nel senso che è bravo a fare geometrie, a prendere palla, a girarla, a non perderla mai, a fare giocate, ma poi il nostro calcio e la nostra squadra hanno bisogno di altro. Ma ora mi è sempre davanti in allenamento, prima lo perdevo di vista, è al centro delle situazioni, non butto via niente.
La grande insidia di domani è il calo mentale?
La prima insidia è l’uomo, il mister, il coach. Nel grande calcio non si sa chi, ma Castori è un grandissimo allenatore. Loro se ti vengono addosso ti vengono nella tua metà campo, come hanno fatto con la Fiorentina, se ti aspettano lo fanno al limite dell’area e lasciano due nello spazio aperto. Nel nostro campionato nessuno ribalta l’azione come loro, Mancosu e Lasagna vanno a duemila orari, il loro primo pensiero è mettere la palla dietro al difensore. Lo abbiamo guardato, ma rimane un’insidia. Quando tu lavori fa sì che anche se gli altri lo imparano non hanno il tempo con cui lo fai tu, loro sono abituati da tempo a farlo così, noi meno, dobbiamo essere svelti e pronti. Poi il momento è fondamentale, loro hanno fatto due partite grandissime, a Napoli hanno concesso il minimo, con la Fiorentina sono stati puniti all’ultimo da un campione. Non bisogna disperdere energie in altri pensieri. Con me vengono tutti, la partita è domani.
Il continuo cambiamento del modulo della difesa può destabilizzare? Cosa chiede a Digne?
Io, se mi permettete, parlo con i miei calciatori. A Rudiger e Manolas ho detto bravi, per come hanno interpretato alcune situazioni. I movimenti della quattro non sono completamente diversi dalla tre. Il passaggio da quattro a tre è molto sottile. La storia non va mai persa di vista. Prima si giocava terzino fluidificante e tornante, libero e due marcatori. E’ questo qui. Guarda la Fiorentina, gioca un buon calcio, giocano in tutti i modi, in base alle condizioni che si verificano le interpretano, quello è il vero passo in avanti. La Roma che ha giocato un buon calcio la volta passata aveva un concetto di andare a vedere cosa succede dietro la linea difensiva. La Fiorentina passa in un attimo a tutti i moduli, quindi non sono completamente diversi i due schemi. Sono vicini, bisogna saperle interpretare, a volte serve uno a volte un altro. Non c’è rischio di confusione, ci sono cose nuove che fanno stare con le antenne dritte. Beccaccioli è l’analista, viene e mi riporta dei dati, che vanno tenuti in considerazione. Noi da quando abbiamo iniziato siamo andati solo sei volte in fuorigioco, vuol dire che andiamo poco dietro la linea difensiva. Tutte le difese sono attrezzate, vanno addosso, guadagnano cinque metri. Il Napoli è una squadra perfetta sotto l’aspetto del gioco. A Sarri ho visto fare delle cose ad Empoli che non ho visto fare a nessuno. Non ho visto Allegri, ma quando gioca Zaza è una belva, vuol dire che gestisce bene l’abbondanza. Guarda Gabbiadini ogni volte che gioca, si fa trovar pronto e non disturba il fatto che giochi lui e non un altro. Beccaccioli mi dice anche che siamo gli ottavi in classifica nei tentativi di andare al di là della difesa, questi sono dati importanti, non il possesso palla, che può essere fine a sé stesso, dipende da dove lo fai.