Il Corriere Dello Sport (R.Maida) – Un muro contro i dragoni. Tre difensori centrali in campo, per disinnescare i veloci attaccanti del Porto e tenere lontani i pericoli. Equilibrio, serve. La base per entrare in Champions League parte proprio da un’adeguata fase difensiva, il lato debole dello scorso anno, anche se Spalletti punterà come sempre a governare la partita e possibilmente a segnare, visto che i gol in trasferta pesano di più.
ATTEGGIAMENTO – Non sarà una difesa a tre, almeno nello schieramento di partenza. Ma ci saranno tre centrali visto che Juan Jesus giocherà terzino sinistro, al fianco della coppia perfettamente armonica composta da Manolas e Vermaelen. E’ evidente poi che la Roma cercherà di spingere di più a destra, con Florenzi, e che in determinate situazioni di gioco Juan Jesus si accentrerà per ricompattare il reparto. Ma il modulo di riferimento, quello che Spalletti scriverà sulla lavagna dello spogliatoio, dovrebbe essere il 4-3-3 in tutte le sue variabili: il 4-2-3-1 con Nainggolan o Perotti trequartisti oppure, se dovesse uscire Dzeko che pure è stato una macchina da guerra nelle amichevoli, il 4-3-1-2.
ROTAZIONI – Di sicuro Spalletti non farà calcoli, come è normale che sia. Al debutto in campionato contro l’Udinese, due giorni esatti dopo il rientro da Oporto, penserà soltanto in seguitro. E a quel punto sì, muoverà qualche pedina per non sovraccaricare i reduci di Champions, tenendo anche a mente il playoff di ritorno che è in programma martedì 23. Potrebbe cambiare addirittura il portiere, tra Champions e campionato, almeno in questa fase iniziale: chi resterà fuori a Oporto tra Szczesny e Alisson potrebbe dunque giocare sabato all’Olimpico. A questo proposito ieri Szczesny ha lasciato capire che potrebbe cominciare dalla panchina. «Io sono contento di essere tornato alla Roma – ha detto a Sky – e mi calerò con piacere nel ruolo di chioccia di Alisson, come lo scorso anno ha fatto De Sanctis con me. Non so se giocherò, sono sufficientemente pronto ma non al 100%». Chiaro no?
SPINTA – Reclamano spazio e occasioni anche Fazio, che ha deciso l’amichevole di Latina con un gol di testa, Paredes, che per il momento non è stato ceduto, ed El Shaarawy, rientrato in gruppo con gli altri nazionali in America ma già piuttosto in forma. E attenzione a Emerson, che Spalletti stima: potrebbe essere una risorsa da utilizzare nei momenti in cui bisogna attaccare di più. Gerson invece dovrà pazientare: nessuno dubita del suo talento ma proprio in quest’ottica Spalletti vuole tutelarlo, presentandolo tra i titolari della Roma solo quando sarà pronto per il ruolo.