Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – il gol gli mancava dal 26 aprile, ecco perché per Matias Soulé questa rete nonostante la sconfitta vale comunque tanto. La prima con la maglia della Roma. Invece al Bentegodi sono arrivati dei primi segnali incoraggianti, con sì qualche pallone e occasione sbagliata, ma con una rete di tacco che ha strappato gli applausi dei romanisti e non solo: «Il gol è stato una liberazione, non avevo ancora segnato ma per come è andata la partita mi aspettavo andasse diversamente – ha detto l’argentino. Devo fare molto di più, sono consapevole di questo, a livello di gruppo e individuale dobbiamo uscire da questa situazione, lavorando tanto ci riusciremo. Adesso mi sono sbloccato e spero di poter alzare l’asticella per cercare di ribaltare questa situazione che dà amarezza».
Delusione e liberazione in una gara persa secondo lui ingiustamente: «Non sono per niente contento, era una partita che dovevamo vincere come altre ma purtroppo non è andata così. Meritavamo molto di più ma non ci dobbiamo abbassare, dobbiamo uscire da questa situazione e riprenderci presto».
«Ogni allenatore ha il suo modo di giocare. C’era Daniele, poi è arrivato il mister Juric ma per noi non deve essere una scusa, ci dobbiamo adattare, abbiamo lavorato tanti giorni con lui. Tutti crediamo nel suo gioco e nel modo di giocare. Non stiamo andando bene e lo sappiamo, ma è tutta colpa nostra, sia di chi gioca sia di chi sta in panchina. Dobbiamo dare il 100% se non il 200% per uscire da questa situazione». Spazio allora all’analisi della gara: «Dobbiamo migliorare in alcuni momenti della partita, non dobbiamo abbassarci quando stiamo vincendo, poi se la partita inizia diversamente dobbiamo capirne i momenti a livello di squadra. Questo ci manca, capire i momenti della partita perché succede sempre che ci fanno gol dal niente».
Foto: [Enrico Locci] via [Getty Images]