Pagine Romaniste (L. Meriggioli) – C’è un talento che sta conquistando Roma a suon di giocate, coraggio, personalità e soprattutto gol spettacolari. Si chiama Matias Soulé, e oggi spegne le candeline con un regalo già tra le mani: l’affetto crescente di una piazza esigente ma capace di innamorarsi follemente di chi sa accendere il campo con un tocco. Oggi compie 22 anni, ma il suo presente parla già da veterano. E il futuro, a Trigoria, inizia ad avere sempre più i suoi contorni. Arrivato con la fama di predestinato e accompagnato dal paragone importante — e inevitabile — con Paulo Dybala, Soulé non si è lasciato schiacciare dal peso dell’attesa. Anzi, sta dimostrando di saper camminare sulle sue gambe, con una classe che ricorda la “Joya” ma con una freschezza tutta sua.
Il gol capolavoro nella stracittadina
Mancino, argentino, fantasioso: il DNA è simile, ma Soulé ha uno stile più verticale, istintivo, e soprattutto una voglia di emergere che si percepisce ad ogni pallone toccato. La sua crescita è stata segnata anche da momenti decisivi, come il gol nel derby contro la Lazio, uno dei primi grandi acuti con la maglia giallorossa. Un gesto tecnico splendido, con il quale ha incantato l’Olimpico e messo la sua firma su un pareggio che ha evitato la sconfitta nell’ultimo derby in carriera di mister Ranieri. Quel gol, oltre ad essere un capolavoro, ha dimostrato la sua personalità: non solo un giocatore di talento, ma anche uno che sa rispondere presente nei momenti che contano, com’era successo in precedenza a Parma ed Empoli.
Un futuro da protagonista
In campo è un pericolo costante, ama puntare l’uomo, creare superiorità e dare imprevedibilità. Fuori, è un ragazzo umile, con la testa sulle spalle e lo sguardo rivolto verso l’alto. La Roma lo sta scoprendo, giorno dopo giorno, e Ranieri ne apprezza la dedizione oltre al talento. A più riprese il tecnico testaccino ha affermato che “il futuro della Roma è suo”. Il suo nome è già sul cuore dei tifosi, pronti ad accoglierlo come una nuova stella nella galassia romanista. Il paragone con Dybala non è solo una questione di stile, ma anche di simboli. L’idea che Soulé possa un giorno prenderne l’eredità tecnica ed emotiva non è più un sogno distante: è un’ipotesi concreta, alimentata da prestazioni sempre più convincenti e da una maturità che va oltre l’età. Nel giorno del suo compleanno, Roma gli fa gli auguri. E, forse, inizia a immaginare un futuro con lui protagonista. Perché i campioni si riconoscono nei dettagli. E Soulé, di dettagli, sta iniziando a regalarne tanti.