Corriere dello Sport (R. Maida) – I nuovi arrivati si stanno inserendo, hanno bisogno di tempo e allenamenti, ma già hanno fornito qualche risposta interessante a Mourinho, che contro il Braga considerava significativo soprattutto il primo tempo: la Roma della ripresa aveva una composizione troppo casuale per essere immaginata anche in una partita ufficiale. La sorpresa positiva è stata Rasmus Kristensen, già padrone della fascia destra e candidato titolare all’esordio. E’ un Karsdorp ancora più muscoloso e vigoroso. Ma è pure scaltro in fase difensiva. In più ha un temperamento speciale. Quando ha segnato El Shaarawy, che si conferma una sentenza se gioca vicino alla porta avversaria, è stato il più deciso e convinto nell’esultanza. Come se fosse una partita vera. Qualche metro più avanti, Houssem Aouar ha confermato le caratteristiche che si conoscevano. Ha classe e personalità – come rivelano i passaggi verticali e la familiarità con i calci piazzati – ma anche una predisposizione al sacrificio e quindi alla rincorsa degli avversari.

Chi non ha pienamente convinto ad Albufeira è stato Evan NDicka. Che però ha molte attenuanti. Fisicamente ancora non è al top. E soprattutto contro il Braga ha giocato il secondo tempo in una difesa totalmente improvvisata: Celik centrale destro, Ibañez che ha già forse la testa altrove nel mezzo e lui sul centrosinistra. Sul gol dei portoghesi Ndicka non ha responsabilità particolari. Ma subito dopo essere entrato in campo ha sbagliato un brutto passaggio orizzontale. E anche successivamente non ha brillato per pulizia delle giocate.