Sor Claudio alza le mani, l’aggiustatore stavolta sembra aver peggiorato i danni

L’aggiustatore non aggiusta più. Sono bastati 270 minuti per fiaccare anche l’entusiasmo di Ranieri. Arrivato con mille propositi, Sir Claudio ieri è apparso in grande difficoltà sia a livello tecnico-tattico che mediatico. In campo è stato surclassato da Ancelotti. Fuori ha virato sull’evidente disparità di condizione atletica tra le due squadre: «C’è poco da fare se gli altri corrono di più e ti mettono in mezzo…». Ha ragione da vendere: la Roma non corre poco, cammina. Il problema però è che lo faceva anche prima del suo arrivo. La precarietà atletica esisteva anche prima, nonostante in molti alludessero ad «un mero problema di testa». Ma insieme a questa si vedeva anche un minimo di organizzazione e un’idea di gioco. La Roma durava un’ora ma almeno in quei 60 minuti pressava, provava a verticalizzare, non sempre riuscendoci, creava occasioni da rete e tirava in porta. Nelle ultime 2 gare, invece, non s’è visto nulla. Solo lanci lunghi a superare la mediana avversaria, sperando di sfruttare le seconde palle. Ma se la condizione atletica non ti assiste, sul pallone arrivi sempre secondo. L’alternativa è pallone a Perotti e vediamo cosa accade. Se salta l’uomo, bene. Altrimenti non c’è un’altra opzione: notte fonda. Lo riporta Il Messaggero. 

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