Smalling, l’insostituibile dal futuro tutto da scrivere

Il Messaggero (G. Lengua) – La solidità  difensiva della Roma è di certo la  seconda buona notizia del 2023 dopo  i tre punti ottenuti col Bologna. Chris Smalling ha ripreso da dove aveva lasciato: ha fermato  sul nascere azioni pericolose, salvato il risultato a pochi minuti dal fischio finale e  guidato efficientemente Mancini e Ibanez. 

Leader indiscusso del reparto e uomo a cui è impossibile   rinunciare. A dirlo sono i minuti  giocati nella stagione: 1906, più di  tutti nella rosa. Mourinho non ne fa a meno perché vede in lui una  garanzia, forse l’unica di tutta linea. Ecco, dunque, che Smalling è un  vero e proprio diamante sia per Mourinho sia per la società che sta cercando di correre ai ripari per non farselo strappare dall’Inter. 

I nerazzurri potrebbero tentare il colpo a fine  stagione, lo stanno corteggiando perché  Skriniar ancora non ha dato una risposta sul  rinnovo del contratto. Risposta che anche la  Roma non ha ricevuto da Smalling. 

Chris, infatti, è in scadenza (giugno 2023),  ma c’è una clausola sul suo accordo  (esercitabile esclusivamente da lui) secondo la  quale può rinnovare automaticamente il  contratto alle stesse cifre attuali (3,5 milioni)  al raggiungimento del 50% delle partite  giocate. Obiettivo che centrerà entro la fine di gennaio. 

Tiago Pinto per anticipare i tempi e mettere in  cascina il rinnovo, ha provato ad offrirgli un  contratto biennale a una cifra annuale più  bassa rispetto 3.5 milioni, ma che comunque  lo porterà a guadagnare all’incirca 5 milioni  in un biennio. Anche in questo caso, la  risposta del difensore ancora non è arrivata, ma la Roma ha lasciato trapelare che non ha  nessuna intenzione di trattare.

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