Leggo (F. Balzani) – Uno ha giocato 98 minuti da agosto, l’altro non si vede da due mesi. Quando si parla di Renato Sanches e Smalling ormai parte la musichetta di X-Files anche se c’è poco da ridere. Il portoghese è fin qui il grosso fallimento di mercato di Pinto che confidava in un miracolo dopo i 9 stop muscolari degli ultimi due anni.
A far discutere poi c’è anche l’atteggiamento di Smalling. Il difensore è fuori dal 2 settembre per una tendinopatia che potrebbe essere alleviata di molto con l’utilizzo degli antidolorifici. Smalling, però, è contrario a questo genere di cure e continua a sentire fastidio. Mourinho sorride amaro e spera di averlo almeno per la Lazio. Ma non basta.
Dybala è pronto per il Lecce, Pellegrini (ieri tirato in ballo da Corona per una squallida voce di gossip) dovrebbe rientrare gradualmente con lo Slavia. A loro si aggiungono i lunghi stop di Abraham e Kumbulla. Sette big fuori per una Roma che mai era partita così male in campionato negli ultimi dieci anni. Il ko di San Siro era prevedibile viste le assenze, ma a preoccupare è il futuro. A proposito del calendario, le lamentele di Mou hanno trovato la risposta poco convincente dell’Ad della Lega De Siervo: “Lo stimo per quello che fa per la Roma e per il calcio ma le sue dichiarazioni sono suonate come un alibi. Il tema del recupero non poteva essere gestito meglio, una partita importante deve giocarsi nel momento di maggior picco”. A De Siervo forse sfugge che la situazione si ripeterà il 3 e il 17 dicembre con Sassuolo e Bologna. Che non sembrano big match.