Corriere dello Sport (R. Maida) – Servono settanta minuti per spostarsi da Roma a Napoli ma per decidere di non salire sul treno può bastare molto meno: Lorenzo Pellegrini ha ascoltato, ha ragionato, ha valutato l’ipotesi di cambiare vita e carriera per poi tornare alla reazione istintiva, del primo istante. Si chiama pancia. Ma dove vado? Qui ho tutto, non solo la fascia di capitano. Ho il sogno del bambino che ero. Ho una magnifica famiglia e tanti progetti interessanti. Prima o poi tornerò a giocare come so, perché pedalare sul talento è come guidare una bicicletta. Non mi sono dimenticato la tecnica. II derby ha risolto ogni dilemma con il ritorno a sorpresa fra i titolari e il magnifico gol che ha rilanciato la Roma.

Da quel momento Pellegrini ha stoppato ogni discorso, ha fermato ogni trattativa, ha chiarito anche pubblicamente quello che ha sempre sentito addosso: rimanere a casa sua era la soluzione, non il problema. Stasera affronterà senza invidia e senza rimpianti proprio il Napoli, che vola sulle ali di sette vittorie consecutive e punta allo scudetto. Antonio Conte forse lo avrebbe migliorato come calciatore, gli avrebbe trasmesso stimoli nuovi, alleggerendolo da ogni pressione. Ma Pellegrini non avrebbe mai potuto lasciare la Roma nel momento di maggiore difficoltà, personale e collettivo. Ha probabilmente sbagliato a parlare poco, a spiegare meno, in un anno di ribaltoni e insinuazioni, convinto che il campo prima o poi gli avrebbe restituito serenità. Non è stato cosi, tra Roma e Nazionale, almeno finché i fluidi del 2024 non sono scomparsi. Da gennaio, è stata tutta un’altra storia.

Non è scontato che Ranieri lo confermi tra i titolari, perché in mezzo a tante partite un po’ di riposo può essere importante per tutti. Ma se pure cominciasse fuori, Pellegrini si metterebbe a disposizione come cambio. In fondo fu lui a decidere l’ultimo Roma-Napoli all’Olimpico, proprio alzandosi dalla panchina. Era già un periodo complicato, in cui Mourinho aveva cominciato a preferire il 3-5-2 con Bove al suo posto. Ma Lorenzo riuscì comunque a lasciare il segno in una partita importante, preannunciando un inverno da protagonista che si sarebbe materializzato dopo l’arrivo di De Rossi. Recuperata fiducia, e una buona condizione atletica, Pellegrini adesso cerca solo serenità. Ha ripreso a divertirsi in campo, ha calciato bene un rigore fondamentale a Udine, ha inciso anche contro l’Eintracht.