Repubblica.it (A.Fontanarosa) – Quella del 2018 sarà ricordata come la Pasqua della “pax televisiva“. A firmarla sono gli ormai ex nemici Sky e Mediaset, che si scambiano un corposo pacchetto di canali. Sky sbarca nel digitale terrestre su bande di frequenza detenute dal Biscione, dove inserirà una parte dell’offerta sportiva. Premium invece sarà presente con i suoi canali del cinema e delle serie tv, la sua offerta migliore in attesa che si definiscano i diritti sulla Serie A, nel bouquet satellitare del gruppo controllato da Murdoch. Siamo alle prove tecniche per mettere in campo una sola emittente a pagamento in Italia. Fra novembre e dicembre 2018, Mediaset potrà offrire a Sky il ramo d’azienda costituito dalla sua piattaforma tecnologica (area “Operation pay“). L’intera partecipazione verrebbe conferita a una nuova società (“newco“). Nel caso Mediaset decidesse di vendere, il trasferimento “sarebbe naturalmente sottoposto all’approvazione delle autorità competenti (Antitrust e AgCom). L’eventuale esercizio del diritto di vendita non comporterà alcuna discontinuità all’attività di Mediaset Premium che continuerà a gestire la propria offerta e la propria base clienti“, specifica il Biscione. L’intesa è stata firmata dagli amministratori delegati di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, e dal suo omologo di Sky, Andrea Zappia.
Eccola in dettaglio:
– 5 canali di cinema e 4 canali di serie tv – ora disponibili solo su Mediaset Premium – saranno visibili a tutti gli abbonati Sky via satellite senza costi aggiuntivi. Inoltre, tutti i film e le serie tv disponibili on demand arricchiranno la library di contenuti a disposizione delle oltre 3,1 milioni di famiglie abbonate che scaricano i loro programmi preferiti quando e dove vogliono;
– gli abbonati Sky al pacchetto Cinema vedranno quindi – in aggiunta ai 12 canali HD targati Sky che già offrono una prima visione al giorno, film campioni di incasso e le migliori pellicole italiane – Premium Cinema e Premium Cinema +24, Premium Cinema Energy (dedicato al cinema d’azione), Premium Cinema Emotion (con le commedie romantiche), Premium Cinema Comedy. Tutti insieme, questi canali programmano ogni anno mediamente oltre 1.400 differenti titoli cinematografici;
– gli abbonati Sky al pacchetto Sky Famiglia potranno vedere il canale Premium Action (dedicato alle serie d’azione, ai supereroi, al fantasy e al sci-fi), Premium Crime (il canale delle serie poliziesche e legal), Premium Joi (con le grandi storie, che spaziano dal medical, al romance, ai drama familiari) e Premium Stories, dedicato alle serie comedy, sitcom e alle commedie di ogni genere. Questi canali vanno a rafforzare un’offerta già ricchissima che va da Sky Uno a Fox, da Sky Atlantic a National Geographic.
Sky Italia affitterà banda sui multiplex gestiti dalla società Ei Towers del Gruppo Mediaset, per distribuire direttamente una sua offerta a pagamento pensata appositamente per il digitale terrestre. A partire dal 1° giugno 2018, Sky creerà una sua offerta a pagamento in digitale terrestre che combinerà una selezione dei canali Sky e Fox con i 9 canali targati Mediaset, 5 di cinema e 4 di serie tv, che contemporaneamente andranno ad arricchire l’offerta via satellite. A questo pacchetto di canali di cinema, serie tv e intrattenimento, si potrà aggiungere anche un altro pacchetto dedicato allo sport che includerà una selezione dei grandi eventi sportivi di Sky, anche in Alta Definizione. L’intesa, al momento, ha una natura solo commerciale. Riguarda i contenuti. Ma si tratta anche di un primo, deciso passo verso un’unica emittente a pagamento in Italia. Soluzione che, da oggi, è molto più vicina. Mediaset Premium, non è un segreto, è in grande difficoltà. A settembre del 2017, Mediaset Premium registrava meno di 1,6 milioni di clienti (circa 100 mila in meno rispetto all’anno precedente). A sua volta Sky Italia – anche se solida nei conti e negli ascolti – a settembre contava ancora 4,78 milioni di abbonati, incapace dunque di sfondare il tetto dei 5 milioni.
La pace tra Sky e Mediaset mette fine ad anni di scontri. Ad agosto del 2015, uno spot di Mediaset preannuncia che le reti ammiraglie – e cioè Canale 5, Italia 1, Rete4 – saranno presto criptate, dunque negate agli abbonati di Sky. Cosa che puntualmente avviene a partire dal 7 settembre 2015. Mediaset pone una condizione a Sky per lasciare che Canale 5, Italia 1 e Rete4 siano visibili: vuole un compenso. Al rifiuto di Sky, Mediaset avvia finanche una causa legale reclamando il versamento di una cifra (fino a 45 milioni) per tutto il periodo di messa in onda dei canali berlusconiani sulla pay-tv. Nel conflitto tra Sky e Mediaset, si inserisce con successo la Rai di Antonio Campo Dall’Orto che colloca il canale Rai 4 sul quarto tasto del telecomando Sky, lasciato libero dalla berlusconiana Rete4.