C’è chi dice, anche dentro Trigoria: Morgan De Sanctis, anche se fosse stato a disposizione, non sarebbe stato poi così sicuro del posto da titolare contro la Juventus. Non per demeriti – è uno dei leader riconosciuti in campo e nello spogliatoio – ma perché ogni giorno che passa Lukasz Skorupski sta convincendo sempre più persone del suo valore. La tranquillità con cui è sceso in campo a Manchester, in un palcoscenico che avrebbe fatto tremare le gambe anche a giocatori più esperti di lui, ha stupito solo quelli che non ne conoscevano a fondo le qualità.
Tra questi non c’è sicuramente Rudi Garcia, che già lo scorso anno si era rammaricato di avere avuto poche occasioni per buttarlo nella mischia: una sola partita in Coppa Italia contro la Sampdoria, prima di fargli giocare le ultime due gare da titolare quando lo scudetto aveva ormai preso la direzione di Torino. Quella di oggi sarà la sua quinta presenza dal primo minuto, curiosamente la seconda contro la Juventus: l’esordio in serie A del ventitreenne portiere polacco, che la Roma ha preso due estati fa dal Gornik Zabrze, c’è stato proprio contro i bianconeri, lo scorso 11 maggio. Una «prima» convincente, nonostante la sconfitta giallorossa, all’Olimpico davanti a 60mila spettatori.
L’estate passata si è ragionato sulla possibilità di mandarlo a giocare in prestito per fargli fare esperienza e di sostituirlo con un portiere che potesse essere titolare in caso di necessità:l’ipotesi, però, è stata scartata da Rudi Garcia, che lo ha ritenuto già pronto per difendere la porta della Roma. Anche De Sanctis, che in teoria dovrebbe sentirsi in competizione con lui, ha parlato del suo secondo in termini entusiastici. «È forte e se mantiene le promesse può rappresentare il futuro del club», sono state le sue parole.
L’occasione è arrivata forse prima del previsto, ma Skorupski l’ha sfruttata in pieno e ora vuole concedere il bis in una gara che, nonostante le smentite dei tecnici, potrebbe dare una prima e decisa sterzata al campionato di Roma e Juventus. Per anticipare il futuro, che per Lukasz è già diventato presente.