Skorupski e gli altri per fare il tesoretto

Corriere Dello Sport (G.D’Ubaldo) – Confermata la nostra anticipazione: Monchi arriva a Roma il 27, pochi giorni dopo la trasferta di Pescara e a ridosso del derby. Il nuovo direttore sportivo ancora non si pronuncia ufficialmente sulla sua nuova società, ribadisce per prudenza che deve ancora decidere, ma in realtà ha bisogno di prendere contatto con la realtà italiana per impostare il lavoro e conoscere l’ambiente. Lo spagnolo avrà molto da fare, lo attende un mercato molto movimentato, con diverse operazioni in entrata ed uscita. La campagna acquisti dovrà essere in parte autofinanziata, per questo le cessioni non saranno poche. Manolas è in uscita e dovrebbe essere la prima partenza eccellente, anche come tempi, entro il 30 giugno, per restare nei paletti del Fair Play Finanziario.

SKORUPSKI GRANATA – Per non perdere troppi titolari la Roma spera di recuperare risorse economiche dalle cessioni di calciatori che sono in prestito. Tra questi chi ha più mercato è Lukasz Skorupski, il portiere polacco che a ventisei anni sta giocando una stagione da protagonista con l’Empoli. Per i granata costa troppo riscattare Hart dal Manchester City e in ogni caso l’inglese ha la possibilità di tornare nella Premier, perché gli sono arrivate richieste da parte di Everton e West Ham. Skorupski piace da tempo al Torino e con la Roma è stata già intavolata una trattativa per la cessione a titolo definitivo per sette, otto milioni, da scalare dai tredici che la società giallorossa deve pagare per Bruno Peres. In questo caso, se si decide di puntare su Alisson, arriverà un secondo di esperienza a parametro zero o in prestito.

I FLOP DI SABATINI – Tra Iturbe e Doumbia la Roma ha speso complessivamente quaranta milioni, sono stati due tra i più clamorosi flop di Sabatini ed è difficile rientrare almeno parzialmente della spesa fatta. Iturbe ha deluso anche al Torino. Solo undici presenze con zero gol, Mihajlovic aveva puntato sul suo riscatto, ma l’attaccante non riesce a ritrovarsi. Cairo non ha nessuna intenzione di esercitare il diritto di riscatto fissato a dodici milioni di euro, potrebbe al massimo chiedere il rinnovo del prestito, per dare un’altra chance al giocatore. I dirigenti giallorossi sperano di trovare un acquirente, ma sarà molto difficile arrivare ai dodici milioni pattuiti con il Torino. Discorso ancora più complesso per Doumbia. Il Basilea già il mese scorso ha annunciato che non intende riscattare l’attaccante (il diritto era stato fissato a 6,5 milioni, da aggiungere ai due milioni versati lo scorso luglio per il prestito oneroso). Doumbia oggi ha ventinove anni, non gli sono bastati dodici gol realizzati in diciassette partite del campionato svizzero per guadagnare la conferma. In estate tornerà alla Roma, al termine della terza esperienza in prestito dopo quelle nel CSKA Mosca e nel Newcastle. Finirà di nuovo sul mercato, per l’ultima volta, considerato che il suo contratto scade nel giugno 2019. A gennaio la Roma aveva ripreso i contatti per cederlo in Cina, soluzione che Doumbia aveva rifiutato anche la scorsa estate. Quest’anno i dirigenti giallorossi torneranno alla carica. Doumbia potrebbe portare una decina di milioni. Da Ponce, Verde, Casasola e qualche altra cessione minore potrebbe arrivare un’altra manciata di milioni, per arrivare a un tesoretto di venticinque milioni che può servire per il bilancio e per reinvestire sul mercato.

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