Corriere dello Sport (A. De Pauli) – Il calcio europeo si appresta a vivere una forte crisi economica, con gli introiti che, a causa dello stop alle competizioni dovuto all’emergenza Coronavirus, si sono ridotti sensibilmente. Questi i motivi che hanno spinto il Siviglia, club dell’ex ds romanista Monchi, a ricorrere alla cassa integrazione per 360 dipendenti. Ricevuto l’ok dalla Legacalcio spagnola, gli stipendi dei calciatori sono stati tagliati del 70%. Le misure saranno prolungate fino a quando non cesserà lo stato d’allerta in Spagna, dunque almeno fino al prossimo 26 aprile, attendendo le decisioni del Governo guidato da Pedro Sanchez.