“Ma l’hai mai fatto un gol così?” gli chiede in mixed zone Alberto Fontana, il portiere del Novara. “No, è il primo e sarà anche l’ultimo“, risponde lui ridendo. Fabio Simplicio lo sa che ieri ha fatto qualcosa di speciale e se ne è accorto dai boati che seguivano la sua percussione centrale, sul gol del 3-1, quello che ha scacciato via i fantasmi di un Novara che, in quel momento, aveva messo seriamente sotto la Roma.
Alla Totti Pallonetto alla Totti, anche se l’ultimo di Francesco, a Milano, non è andato poi così bene. “Ma io potevo calciare solo così e non forte — dice il centrocampista brasiliano — Sentivo un dolore dietro sulla coscia (piccolo stiramento, ndr), sono stato fortunato a fare un gol così“. Già, un gol che riavvicina la Roma al terzo posto. “Noi dobbiamo fare più punti possibile, pensare a noi e poi vedere cosa succederà — continua Simplicio — Sappiamo che non sarà facile, ma la strada è ancora molto lunga“. E ieri è arrivato anche il primo gol di un altro brasiliano, Marquinho. «Sono sulla strada giusta, ho messo altri 90′ nelle gambe — dice il centrocampista — E‘ un gol che dedico alla mia famiglia, che è a Roma. Ora vinciamo a Lecce, arrivare in Champions resta il nostro obiettivo principale“.
La Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese