Il futuro è sempre più nelle mani della Cina. Da Mao Tse-Tung, dalla rivoluzione culturale, dalla Cina comunista alla Cina capitalista. Un cambiamento radicale avvenuto in pochi decenni. La Cina sta sfruttando le proprie risorse per emergere dal mercato globale. I soldi del continente del “sol levante” fanno gola alle multinazionali. E non solo. Anche il calcio sembra aver scoperto l’oriente. Prima passando per il ricco campionato russo, arrivando poi fino in Cina. Uno dei primi a sbarcare nel lontano oriente fu Salvatore “totò” Schillaci che, nel 1994, diventò un giocatore dello Jubilo Iwata, club della massima serie Giapponese, la J-League. In tempi più recenti, gennaio 2011, Nicolas Anelka diventò giocatore-allenatore dello Shangai Shenhua, per la modica cifra di 10,6 milioni di euro l’anno.
Come riportato dal sito calciomercato.com, anche Fabio Simplicio avrebbe ricevuto un’offerta di circa 2 milioni di euro a stagione per andare a giocare nel campionato cinese, precisamente nel Guangzhou. Il suo procuratore Gilmar Rinaldi, però, ha riferito che il suo assistito preferirebbe rimanere ancora qualche hanno nella capitale. Nelle prossime settimane, a campionato concluso, sono attese notizie ufficiali.