L’allenatore del Lens, Erik Sikora, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport, nella quale ha parlato delle caratteristiche e delle qualità di William Bianda, prossimo acquisto della Roma. Queste le sue parole:
Come ha vissuto l’infortunio, visto che è giunto in un momento della stagione delicato per lui, tra l’impegno con la squadra e le prime voci di mercato…
È un ragazzo che nonostante la giovane età ha una grande capacità d’ascolto, gli sono stato vicino in quel periodo e ne abbiamo discusso sia con i genitori, sia con l’agente. È vero che proprio in quel frangente aveva ricevuto diverse richieste ed era importante poter scegliere bene. Alla sua età è facile sbagliare e magari perdersi, però lui ha dimostrato anche in quel momento di essere serio e attento a tutto quello che gli stava succedendo intorno.
In effetti nelle poche informazioni che circolano su di lui, si parla molto della sua maturità fuori e dentro il campo…
Partendo dal fatto che aveva il potenziale atletico per giocare con la prima squadra, sicuramente è riuscito ad adattarsi bene, ma un plauso va anche ai suoi compagni di squadra che grazie alla loro esperienza lo hanno messo nelle migliori condizioni possibili per debuttare. Grazie a loro è riuscito a fare passi importanti in avanti, poi tra le sue capacità d’ascolto e il fatto che comunque ha fatto esperienza con la nazionale Under 18 si è abituato velocemente a palcoscenici più importanti. Contro il Reims, in Coppa di Francia, non ha avuto nessun tipo di problema nonostante stessimo giocando contro il leader del nostro campionato: l’ho sentito tranquillo e pronto a scendere in campo, questo dimostra che mentalmente è predisposto anche per le partite più importanti. Rimane comunque un giocatore giovane, con margini di progresso, e il mio augurio è quello che possa trovare ora con la Roma la situazione ideale per crescere accanto a giocatori di fama internazionale, credo non vi possa essere migliore scuola per lui».
Quali sono le sue caratteristiche principali?
È molto bravo nell’uno contro uno, anche se deve ancora fare passi in avanti nella disposizione tattica e nel gioco aereo: ha un ottimo sinistro per le fasi di rilancio e in generale per le ripartenze dal fondo. Sicuramente deve imparare ad imporsi, a chiamare i compagni. Ora dovrà adattarsi ad un nuovo mondo, ma prima di lui ci sono stati tanti altri ragazzi che, nonostante l’età, sono riusciti a imporsi anche in realtà più importanti, come Varane al Real Madrid. Fisicamente è sempre stato impressionante ed è per questo che si è distinto con continuità nelle diverse categorie in cui ha giocato.
Lei sapeva dell’interesse della Roma? Come avete gestito questo periodo?
So che i contatti tra le due società risalgono ad alcuni mesi fa, anche se la Roma non era l’unico club in corsa, io ho cercato di “sdrammatizzare” la situazione prendendolo un po’ in giro, ma in generale è un ragazzo timido e non voleva parlarne troppo, abbiamo solo scherzato un po’ sulla situazione. La sua è stata un’ottima scelta, poi è difficile prevedere il futuro, ma le premesse e l’opportunità di vivere da vicino la Champions League saranno sicuramente importanti per farlo crescere. Inoltre troverà compagni con tanta esperienza e un ottimo allenatore gli daranno una motivazione in più, spero davvero che riesca a farsi strada, perché ne ha tutte le qualità.