Pagine Romaniste (F.Sereni) – Ne è rimasta solamente una. La squadra “sopravvissuta”. Per il dispiacere di molti o di qualcuno in particolare, la Roma comanda in Europa, rappresenta il calcio italiano nelle competizioni europee. Si sbarazza agevolmente della squadra di un torneo minore, certo, che ha però neutralizzato l’attuale capolista del nostro campionato, l’Inter, spazzandola via dall’Europa. Ma non solo: la stessa squadra di un torneo minore è riuscita a vincere sia l’andata che il ritorno nei gironi della Champions contro il Real Madrid dei fenomeni, il club con più vittorie nella competizione, allenata da un allenatore vincente come Zinedine Zidane. Lo stesso Real che si è preso gioco della formidabile Atalanta, la squadra dai ritmi forsennati, la squadra elogiata dai più in italia per il gioco prettamente europeo. Guidati dal condottiero Gasperini.
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Per la Roma è sembrato un gioco da ragazzi, di sicuro. L’andata è stata l’espressione del calcio di Paulo Fonseca: pressing alto, asfissiante, continui cambi di gioco, palleggio a tutto campo il che si è tramutato in un 3-0 netto, meritato. Il ritorno ha avuto tutto un altro scenario, con Pellegrini e compagni abili a chiudere le sortite ucraine e pronti a ripartire, ma la sostanza è rimasta la stessa: dominio giallorosso. Spesso per giustificare le nefandezze altrui si screditano le altre squadre, o meglio i suoi avversari. Per i giallorossi non è sempre stato facile imporsi in campo internazionale, abbiamo spesso incassato. E quando invece la spunti esiste unicamente il demerito delle avversarie.
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Ovviamente dispiace per il Milan, anche nel modo in cui è venuta fuori questa uscita dall’Europa League. Come per tutte le italiane che non possono rappresentarci in Europa. Ma ora c’è solo la Roma e vi tocca tifare anche questa. Perché per “noi italiani” la vera partita del ritorno è stata Shakhtar-Roma, partita che si è giocata all’Olimpiyskiy di Kiev, non come qualcun altro preannunciava, la partita di San Siro. Perché basterebbe vedere la sorte capitata al Tottenham del grande Josè Mourinho per comprendere che nulla è scontato. La Dinamo Zagabria, altra squadra di un torneo inferiore, ha staccato il pass per i quarti grazie alla tripletta di Orsic, lì dove nessuno avrebbe mai scommesso qualcosa.
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Dunque siete appesi alla nuova Roma, al suo nuovo senso per l’Europa. Sì, perché da quella semifinale di Champions League del 2017-18 contro il Liverpool qualcosa è cambiato e la squadra adesso si regala un’altra notte magica. Il fato ha voluto che incontrassimo l’Ajax, squadra dalle mille insidie, piena di giovani interessanti. La squadra olandese dovrà dunque vedersela con l’unica italiana che tiene alto il nome in Europa. Ah, dimenticavo. Buona visione a tutti.