Corriere dello Sport – Sono due partite agli antipodi quelle che consentono alla Roma di Luciano Spalletti di raggiungere la Lazio e arrampicarsi fino alla semifinale di Coppa Italia. Alla comodissima vittoria contro la Sampdoria negli ottavi di finale, infatti, si contrappone lo stentato successo contro il Cesena arrivato soltanto nel recupero inoltrato grazie al rigore trasformato da capitan Totti e molto contestato dai romagnoli.
SHOW CONTRO LA SAMP – Una doppietta di Radja Nainggolan e le reti di Edin Dzeko e Stephan El Shaarawy tramortiscono la Sampdoria di Gianmpaolo e consegnano alla Roma di Spalletti un agevole passaggio ai quarti di finale. Il tecnico toscano fa poco turn-over anche se cambia l’abituale difesa a tre posizionandosi a quattro dietro facendo debuttare Mario Rui e avanzando al tempo stesso Bruno Peres sulla fascia. Partono meglio i blucerchiati che dopo due minuti centrano il palo con Muriel con Allison battuto. I giallorossi si svegliano alla mezz’ora: Paredes colpisce la traversa, Puggioni salva due volte su El Sharaawy e ancora su Paredes. Al minuto 39 la Roma passa: Silvestre alza involontariamente la palla cercando di fermare il Faraone, Nainggolan non ci pensa due volte e lascia partire il destro al volo che si insacca sotto l’incrocio. Dopo il vantaggio è monologo giallorosso: in avvio di ripresa arriva il sigillo di Dzeko che col mancino firma il raddoppio su assist di El Shaarawy. Prima il palo e poi un intervento miracoloso di Puggioni negano il 3-0 al centravanti bosniaco, gol che si materializza poco dopo con un lob vincente proprio del Faraone servito da Dzeko. Spalletti dà spazio a Totti e al 90’ arriva il sigillo finale, ancora di Nainggolan che stavolta di testa beffa Puggioni su assist di Perotti.
CHE FATICA CON IL CESENA – C’è voluto un calcio di rigore trasformato da Totti al settimo minuto di recupero per permettere alla Roma di superare il Cesena, squadra che naviga nei bassifondi della classifica di Serie B. Spalletti schiera i suoi con il 3-4-3 concedendo un turno di riposo al capocannoniere Dzeko e gettando nella mischia, come preventivabile, Totti dal primo minuto assieme a Perotti. Nonostante l’enorme gap tecnico che separa le due formazioni, nel primo tempo sembra il Cesena la big in campo. Un palo e due paratone di Allison permettono ai giallorossi di chiudere sullo 0-0 i primi 45’. Al quarto d’ora l’infortunio di Perotti costringe Spalletti a cambiare piano tattico e modulo: dentro Dzeko e passaggio al 4-2-3-1 con Totti dirottato da centravanti a rifinitore dietro il bosniaco. In avvio di ripresa il tecnico toscano si gioca la carta Nainggolan per rivitalizzare una squadra sin lì molle. Con il belga la sinfonia cambia, la Roma comincia a carburare e arriva l’inevitabile gol del vantaggio firmato ancora da Dzeko che finalizza una straordinaria azione corale. Quando tutto pare ormai scritto, arriva l’inaspettato pari cesenate: Allison e Manolas pasticciano, ne approfitta Garritano che imbuca comodo l’1-1. Il Cesena si ferma a un passo dai (meritati) supplementari ed è costretta a inginocchiarsi al rigore vincente di Totti all’ultimo respiro che regala la semifinale.