Il Messaggero (S.Carina) – L’arrivo di Shomurodov fa sorridere Mourinho che ha chiesto ed ottenuto l’attaccante uzbeko. Non arriva per fare il vice Dzeko, o meglio, non soltanto per quel ruolo visto che c’è già Mayoral. Può giocare anche come seconda punta in un 4-4-2 o come uno dei due esterni in un 4-2-3-1. Zaniolo e Eldor ai lati potrebbero garantire profondità, potenza e ripiegamento in fase difensiva, quelli che ad esempio Mkhitaryan nelle prime uscite ha faticato a fare. “Senza forza fisica non si possono costruire grandi squadre“, ama ricordare Mourinho. Dunque capace di soffrire e forte caratterialmente come la partita contro il Porto insegna.
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Queste caratteristiche si sposano con Shomurodov. E’ diventato da poco papà, ama l’hockey e proprio in occasione di un match incontrò Mourinho: “Tifo Chelsea per lui e glielo dissi di persona, fu emozionante“. Chissà che effetto gli farà averlo come allenatore. Effetto che difficilmente proverà Florenzi che non partirà con Cristante per il Portogallo. Tornando a Shomurodov diventerà una pedina da giocare in corsa o al via. Umile, generoso, lavoratore, non vive solo per il gol. E’ bravo a farsi largo tra le linee ma quando si alza il pallone sa farsi trovare pronto.