Durante una trasmissione di Radio Romanista è stato intervistato Roberto Bordin, allenatore dello Sheriff Tiraspol, una delle prossime avversarie del girone di Europa League della Roma. Ecco le sue parole:
Sulla trasferta:
“State tranquilli, da queste parti si vive bene. Sto qui da sei mesi con mia figlia quindi si sta benissimo“.
Sulle varie nazionalità presenti in rosa:
“È importante la comunicazione, io ho due interpreti che parlano portoghese e spagnolo e che comprendono il russo: mi aiutano perché non tutti capiscono l’inglese. Negli anni ho imparato a fare frasi brevi e corte in modo che sia facilmente traducibile e che arrivi il messaggio. Dal punto di vista motivazionale ed emozionale è difficile, io mi preparo delle frasi da dire velocemente prima e ho comunque un collaboratore che parla russo“.
Su Roma-Milan:
“Ho visto un pezzo, perché stavo viaggiando e l’aereo ha fatto un ritardo di un paio d’ore. Avrò modo di studiare la Roma con più calma, così come gli altri avversari“.
Sulla difficoltà di tenere alta la tensione in campionato, dove hanno vinto il 75% delle partite:
“Sono fortunato perché ho sempre cercato il massimo nei miei compagni e giocatori, bisogna trovare la chiave giusta e capire che il lavoro è quello che rimane alla fine della stagione. La gestione è difficile per via delle molte nazionalità, ma un po’ di esperienza ce l’ho: non è semplice, ma amo questo lavoro e mi piace farlo“.
Sul suo futuro:
“La mia prima esperienza fu in D con la Triestina ed è stata l’unica in Italia. Nonostante una carriera lunga in Italia da calciatore non ho avuto neanche un colloquio. All’estero sto molto bene perché sono apprezzato e considerato, ci sono buone strutture sia qui che in Azerbaigian dove ho allenato, ma tornerei volentieri in Italia perché è casa mia. Ma ora sto all’estero e sto bene qua“.
Sugli obiettivi dello Sheriff:
“Cinque anni fa facemmo l’UEL e arrivammo a pari punti col Copenaghen per la differenza reti: facemmo tanti punti per essere lo Sheriff. La Roma è la più forte e non avrà difficoltà a dimostrarlo, anche lo Slavia è forte. Col Servette ci giocheremo altre posizioni, ma ci sono sempre le sorprese che andremo a cercare lavorando tutti i giorni e giocandocela fino alla fine“.