«Dopo l’Italia, adesso l’Europa». Garcia è allegro. E anche spavaldo. Il record sul territorio non gli basta, vuole andare oltre, superando i nostri confini ed eguagliando, per cominciare, la serie del Tottenham, stagione 60-61. La striscia di successi è il percorso esaltante scelto dal francese e dal suo gruppo. Undicesima tappa all’Olimpico, ma di Torino. Conoscendo già i risultati delle inseguitrici, da tenere a distanza: la Juve e il Napoli sono pericolose e per una notte più vicine, a -2. «Guardo i loro numeri, hanno entrambe il ritmo da capolista e quindi da scudetto». La sintesi, è tutta nel rendimento della Roma prima. Straordinario, per non dire esagerato.
INDIPENDENZA GIALLOROSSA
Rudi, dopo la Decima, non si nasconde più e svela il suo piano. «Noi dobbiamo essere concentrati solo sulla nostra gara. Quando vinciamo non dipendiamo dagli altri e questo discorso avrà valore solo se continueremo la nostra serie. Siamo ambiziosi, vogliamo che duri più a lungo possibile. È un aiuto psicologico, non un peso. Così non abbiamo bisogno di pensare alla prossima partita. Speriamo che la miglior squadra prenderà i tre punti e che quella saremo noi».
NESSUN SINTOMO DI CEDIMENTI
È sfida da over. La formazione di Ventura ha solo 11 punti: fragile dietro e pirotecnica davanti. C’è poco da aggiungere sulle cifre che accompagnano l’avversario di questo posticipo. Nelle ultime due gare, pareggiate, stesso punteggio: 3 a 3. «Quando gioca il Torino è sempre spettacolo: sarà una bella partita. Loro prendono gol, ma giocano bene. Merita più della sua classifica», chiarisce Garcia.
TRE CAMBI IN DIFESA
Senza lo squalificato Castan, è previsto il debutto stagionale di Burdisso. In più rientrano Maicon e Balzaretti. Tre uomini su quattro, nella linea arretrata, sono diversi da quelli utilizzati contro il Chievo: «Lì, più che da altre parti, non è un problema avere un’assenza. Anzi, è buono per il brasiliano che può riposare un po’. Abbiamo Nico, entrerà lui. È difensore di alto livello”
ATTACCO ANCORA INCOMPLETO
Più della condizione fisica, in questo mini ciclo con tre sfide ravvicinate, può pesare il forfait di Gervinho e Totti. Garcia ha il tridente con gli uomini contati, riparte con Florenzi dall’inizio e si prepara a lanciare i giovani. «Non è il momento di parlare della preparazione atletica. Ci interessa solo il Torino. La squadra sta bene e migliora partita dopo partita: non è un caso che segniamo tanti gol nel secondo tempo. Quello che mi preoccupa è avere meno soluzioni davanti. Borriello e Ljajic hanno bisogno di competizioni e partite: è dura giocare tre gare di fila per chi non è titolare. Presto vedrete Caprari e Ricci: dovranno aiutare i compagni e diventeranno importanti come le altre punte».
IL PRESENTE PIÙ DEL FUTURO
«La storia del trampolino non esiste mai nella mia testa» avverte Rudi. La Roma è pronta a prolungare il suo contratto che scade nel giugno 2015, anche perché il francese comincia a piacere troppo in Europa. Ma Garcia non ha intenzione di usare questa esperienza per mettersi in vetrina e di conseguenza sul mercato. «È stato detto anche in Francia, quando ero a Le Mans e dopo passai al Lille. Io penso come se la mia carriera fosse sempre nello stesso club». Promette: «Sarà un’esperienza molto interessante e con tanta passione». Intanto è felice di aver evitato il blitz in Indonesia: «Abbiamo diversi infortunati e il viaggio non è ottimo: preferisco rimandare al prossimo anno quando ci sarà anche il capitano, il faro della squadra che tutto il mondo conosce. Andare senza Totti non ha senso».
Il Messaggero – U.Trani