La Gazzetta dello Sport (M. Iaria) – Una tv della Lega su Internet e mobile, uno sponsor internazionale del campionato, le statistiche ufficiali e i giochi, la Coppa Italia all’estero. Per una volta l’assemblea dei club di Serie A è stata proficua come il board di un’azienda seria. Scherzi a parte, la giornata di ieri segna una piccola svolta nel processo di valorizzazione del calcio italiano, tanto che è stata pure approvata la creazione di un ufficio per l’estero in via Rosellini. Certo, non sono mancati nemmeno ieri i momenti di tensione.
SCINTILLE Quando Marco Bogarelli, presidente di Infront Italy, ha illustrato ai club il progetto di commercializzazione della web tv, Andrea Agnelli è intervenuto chiedendogli spiegazioni sul business plan, lamentandosi delle scarne informazioni economiche e suggerendo un passaggio ulteriore in commissione. Per poi lanciare una frecciatina del tipo: «Tanto lo sappiamo che ci vuoi guadagnare un pacco di soldi». E Bogarelli a rispondere: «Se la metti così togli valore a una proposta che valorizza una property della Lega. Io sono un imprenditore e non faccio business in perdita, ma punto anche a far incassare di più alla Lega». Malumori anche dalla Roma, poi Claudio Lotito ha invocato la votazione, vista la maggioranza consenziente, e Aurelio De Laurentiis l’ha fulminato: «Zitto, tu sei l’ultimo che può parlare». Tranquilli, si è trattato solo di schermaglie, a conferma di un clima di sospetti e diffidenze che ciclicamente si accende. Poi tutto si è ricomposto, Agnelli e Bogarelli si sono chiariti e l’assemblea all’unanimità ha detto sì al progetto.
NUOVI BUSINESS Per la prima volta la Lega valorizza le statistiche ufficiali, attraverso il sistema di video tracking. In cosa consiste? Telecamere posizionate ad hoc negli stadi filmeranno i giocatori in campo per l’elaborazione di una serie di statistiche da vendere sul mercato. Già appaltata la fornitura alla Stats, azienda che lavora con Fifa, Uefa, Nba e Nfl. A quel punto la Lega potrà utilizzare il prodotto per realizzare il fantacalcio, videogame e altre app, grafiche, timing, eccetera. A commercializzarli ci penserà Infront, che con la Lega ha sottoscritto un piano di vendita che include pure il reperimento del presenting sponsor (quello che darà il nome al campionato) per i mercati esteri e la gestione della «Serie A Tv» su web e dispositivi mobili. I tre business porteranno nelle casse della Lega un fisso di 5 milioni annui, destinato a salire nelle stagioni successive, più la suddivisione degli utili. Proprio la «Serie A Tv» è la grande scommessa. Ceduti i diritti più pregiati a Sky e Mediaset, per il triennio 2015-18 è rimasto invenduto il pacchetto E. La Lega ha deciso di produrre da sé quei contenuti e di distribuirli direttamente agli utenti, a pagamento, servendosi delle piattaforme attualmente presenti in Italia per Internet e mobile, magari anche Netflix che sta per sbarcare nel nostro Paese. La gestione sarà nelle mani di Infront, che coprirà i costi al 100%: insomma, la Lega non si assume il rischio d’impresa. La «Serie A Tv» mostrerà in streaming le dirette di tre partite a giornata (esclusi anticipi e posticipi serali), arricchite con i contenuti del live tracking (giochi e grafiche, appunto) ma anche sintesi e programmi di approfondimento. Sono forse le prove generali per il canale televisivo della Lega?
GLOBALIZZAZIONE È stato varato pure il piano di esportazione del calcio italiano, cioè una serie di interventi mirati nella speranza di cominciare a colmare il gap con la Premier. È chiaro che servono stelle in campo e stadi nuovi, ma si può fare molto per ottimizzare quello che si ha: dalla tournée Lega con squadre di seconda e terza fascia in Asia al fantasy game della Serie A in lingua inglese, dalle sfide itineranti delle leggende del campionato alla programmazione di qualche big match nella finestra delle 12.30 per il pubblico dell’Estremo Oriente. Si punta, in particolare, sul Medio Oriente dove c’è grande interesse. Dopo la Supercoppa a Doha a dicembre, si potrebbero giocare nel Golfo due incontri a stagione di Coppa Italia, tra ottavi e quarti. È per questo che si è deciso di continuare la trattativa privata per i diritti esteri 2015-18 di Coppa Italia e Supercoppa. Erano già arrivate offerte nettamente superiori al passato: 18 milioni a stagione da B4 e 16 da beIN Sport (contro i 4 dell’attuale triennio). Ora si punta a stimolare i duellanti, entrambi operanti in quell’area, ad alzare il prezzo.
SQUALIFICHE La commissione arbitrale è giunta alle conclusioni. Dal prossimo anno si parte con la goal line technology ma la Lega, all’unanimità, proporrà alla Figc di mantenere in vita gli arbitri di porta: è andata a segno l’opera di persuasione di Collina. Sarà chiesto alla Federazione anche di portare da 4 a 5 gialli (e fino alla fine della stagione, senza riduzioni graduali) il tetto che fa scattare le squalifiche dei giocatori, come avviene all’estero