Lo scontro Champions è bianconero. La Juventus vince 0-2 in casa dell’Atalanta. La squadra di Allegri sale al secondo posto e a 66 punti, due in più della Lazio, caduta ieri (2-0) a San Siro contro il Milan. La Dea resta a pari punti (58) con la Roma, ma è avanti per le vittorie negli scontri diretti.
Chi va più vicina al gol è però l’Atalanta. I bergamaschi rispondono immediatamente agli squilli bianconeri lanciati da Milik – fuori di pochissimo il tiro di testa al 23’ – spaventando e non poco la retroguardia bianconera. Due minuti dopo è il palo a salvare Szczesny proprio sulla girata di testa di Scalvini. Il difensore atalantino ci riprova poi a fine primo tempo: alto il tiro.
La ripresa si accende al 56’: Ling recupera palla a metà campo, la affida a Rabiot e si inserisce in area, dove dopo un rimpallo si trova nel posto giusto per la deviazione vincente. La Juve va vicina anche al raddoppio con Pogba, il cui tiro al volo di sinistro è controllato senza patemi da Sportiello. Gli uomini di Gasperini allora ci credono, arrendendosi però quando il tiro di Muriel prima e quello di Koopmeiners finiscono rispettivamente fuori e nelle braccia di Szczesny.
Finale di fuoco in cui il risultato rischia di cambiare nel giro di pochi secondi: Sportiello è bravo a restare in piedi fino alla fine nella conclusione centrale di Vlahovic, nel capovolgimento di fronte arriva poi il secondo palo bergamasco colpito dall’ex Roma Zappacosta.
Gli ultimi minuti vengono accompagnati dalle fastidiose note dei soliti cori discriminatori nei confronti del centravanti serbo. Capita poi sui piedi di un altro ex giallorosso, Toloi, la palla del pareggio: il difensore raccoglie la sfera mal rilanciata dall’uscita alta del portiere polacco, mandando abbondantemente a lato. Gol mancato, gol subito. Ripartenza orchestrata da Chiesa, che affida al preciso sinistro di Vlahovic il raddoppio: palla sotto l’incrocio e Juve che vola nella corsa Champions.