Rosella Sensi è intervenuta a Centro Suono Sport nella trasmissione Te la do io Tokyo per ricordare la celebrazione in onore del padre Franco e per parlare della Roma del presente. Ecco le sue parole:
Io vorrei ricordare che domani è il giorno di S.Francesco, a cui mio padre teneva tantissimo. Verrà celebrata una messa per mio padre nella Cappella di Sant’Anna in Vaticano. E’ un modo per ricordarlo tutti insieme, un grande presidente oltre che un grande papà. Lui amava le cose più gioise e deve essere una cosa allegra, in questo momento ancora di più.
Vede somiglianze con la Roma di Capello?
Come risultati sicuramente, ma sono scaramantica e non vorrei andare troppo oltre, mi ricorda la Roma dell’inizio di Spalletti per come gioca e diverte, i risultati ricordano quella di mister Capello. Meno male che quest’anno non ci sono centenari particolari da festeggiare, non credo che il Parma sia da alta classifica.
Hanno rinnovato il contratto a Totti, un suo commento?
Quando ho rinnovato per 5 anni tutti mi avevano criticato, Francesco si merita questi due anni per come sta giocando sul campo, Francesco è indispensabile per questa Roma, non vorrei parlare troppo bene di Francesco visto che lui lo sa, è importante per questa società.
In che ruolo lo vede dopo calciatore?
Può ricoprire diversi ruoli a livello dirigenziale, sia a livello giovanile dove c’è Bruno Conti, che ricopre il ruolo benissimo, lo vedo anche come direttore tecnico, visto le sue doti, può dare molto di più a livello tecnico e societario che come rappresentante della Roma nel mondo.
Ultimo Inter-Roma con Moratti proprietario, è finito il calcio romantico?
Credo che si stia perdendo un po’ questo senso del calcio, mi auguro che investendo non si venga a perdere quella parte che serve per lavorare in questo mondo, se non c’è passione nel calcio non si può fare business.
Vedendo quello che succede in Lega le viene da sorridere per la situazione che si è creata?
Ricordo con un sorriso le riunione di Lega, mi auguro che ci si possa sedere intorno al tavolo nell’interesse del calcio italiano e dei tifosi.
La proposta di De Laurentiis a mezzanotte?
Conoscendo Aurelio De Laurentiis, che è un grande presidente e un innovatore, credo che bisogna lasciar un po’ di certezze ai tifosi, ma dopo aver visto le partite alle 12,30 non mi stupisco più di niente.
Una battuta sul 2009 per Moratti…
Io vorrei ricordare il 2008 e pensare che quando poi alla fine una persona è fuori dal calcio lo vede in modo diverso, noi dobbiamo guardare al giorno dopo, pensiamo al bene della Roma futura. Qualche rammarico ce l’ho, se dovessi incontrare Moratti qualcosa gli direi certamente.