La ricandidatura di Giancarlo Abete alla presidenza della Figc diverrà dal 10 luglio inattuabile, a causa della legge 8 del 2018 che limita a tre, i mandati massimi alla presidenza degli organi direttivi delle federazioni. Con la norma precedente, scrive La Gazzetta dello Sport, Abete sarebbe stato ricandidabile anche dopo i tre mandati. La nuova legge quindi provocherà un terremoto e favorirà un ricambio generazionale, auspicato da Malagò e Luca Lotti. Questa vicenda, se confermata, potrebbe rafforzare l’ipotesi di una candidatura alternativa. Un nome super partes, condiviso con la Lega di A, che finisca per abbracciare tutto il movimento. È ancora presto, ma l’identikit si avvicina molto al profilo del direttore generale della Rai Mario Orfeo.