La Rebubblica (G. Foschini/M. Mensurati) – Forse nemmeno gli investigatori dell’Interpol con cui Hristian Ilievski aveva condotto le trattative per il suo “ritorno” in Italia si aspettavano una collaborazione così utile all’indagine. Fatto sta che in poco più di 4 ore di interrogatorio davanti al Gip Guido Salvini e al procuratore capo Roberto Di Martino, lo “Zingaro” ha blindato i principali punti dell’inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse.
1) Gli zingari — ha ammesso — non si limitavano a raccogliere informazioni, come avevano detto tutti gli altri arrestati, ma compravano giocatori e partite in tutta Italia e in tutte le categorie.
2) I soldi provenivano principalmente da Singapore, e li mandava Dan Tan, suo amico intimo, nonché capo assoluto dell’organizzazione, arrestato un anno fa dalla polizia di Singapore. Ilievski ha raccontato un episodio in cui ha ricevuto 200mila euro in contanti dai singaporegni per comprare gare italiane.
3) Le partite contestate agli zingari, comprese Lazio-Genoa e Lecce-Lazio, erano state truccate.
4) Per Lazio-Genoa Ilievski ha detto di aver incontrato i capitani Stefano Mauri a Formello (circostanza sempre negata da Mauri) e Oscar Milanetto nell’albergo dove alloggiava il Genoa.
5) Per Lecce-Lazio un ruolo chiave l’aveva avuto un’altra banda, quella degli ungheresi.
6) Bettarini, al tempo tesserato per il Chievo, non era un semplice scommettitore ma ricopriva un ruolo attivo.
Il racconto di Ilievsky, spiegano gli investigatori è ancora magmatico. Per vari motivi. Intanto perché, da quanto si è appreso, Ilievsky è stato attentissimo a non aggravare la posizione dei suoi complici più stretti, Zamperini e Gegic (con il quale condivide l’avvocato) ma soprattutto perché la sua improvvisa loquacità non è frutto di un pentimento ma solo della voglia di patteggiare una pena minima — due anni, e sospensione della pena — come lo Zingaro ha irritualmente dichiarato appena si è seduto davanti al gip. Ma la sua deposizione è ritenuta fondamentale. Le novità contenute nelle sue parole potrebbero portare anche alla riapertura dei processi sportivi.