Corriere della Sera (G.Piacentini) – È finita con tutta la Roma nell’area di rigore juventina, per cercare di recuperare una gara che (forse) non meritava di perdere. Missione fallita dalla formazione giallorossa, che rimedia la seconda sconfitta in quattro giorni, dopo quella contro il Torino che è costata l’eliminazione dalla Coppa Italia, la quinta stagionale compresa la Champions. Soprattutto, però, la formazione di Eusebio Di Francesco ha perso il terzo scontro diretto in campionato: la Roma, seppure con una gara da recuperare che se vinta le farebbe scavalcare l’Inter al terzo posto, è uscita sconfitta contro tutte e tre le formazioni che attualmente la precedono in campionato. La classifica avulsa negli scontri tra le prime quattro recita: Juventus 7 punti, Inter 5, Napoli 4 e Roma 0. Un dato impietoso, anche se ogni sconfitta ha avuto una dinamica diversa, e ieri sera nel finale i giallorossi hanno avuto con Florenzi (traversa) e Schick (errore clamoroso a tu per tu con Szczesny, un ex, come Benatia autore del gol) l’occasione per conquistare il primo punto della storia (in sette gare) allo Juventus – Allianz Stadium.
La Roma trascorrerà il Natale a sette punti di distacco dal Napoli capolista, e se con un girone ancora da giocare non può essere un addio definitivo alla corsa scudetto, sicuramente la corsa è tutta in salita. L’analisi di Di Francesco parte proprio dal finale di gara. «Nel secondo tempo – le sue parole – siamo cresciuti, ma la Juventus è partita più determinata e ha approcciato meglio la partita. Sono passati in vantaggio per una nostra disattenzione mentre noi continuiamo a sbagliare troppe occasioni: loro di solito concedono pochissimo, noi siamo la squadra che ha creato di più a Torino. Non usciamo ridimensionati da questa gara».La Roma ha perso tutti gli scontri diretti. «Io lavoro molto sull’aspetto psicologico per dare forza e giocarci le partite ovunque. La Juventus ha interpretato meglio all’inizio, noi siamo stati bravi a rimanere in partita grazie al nostro equilibrio: questo ci deve dare forza. Dispiace perché col Torino siamo usciti dominando, contro i bianconeri abbiamo giocato allo stesso modo. Devo lavorarci ancora di più». La formazione giallorossa ha chiuso in crescendo. «Nel secondo tempo abbiamo perso un po’ di ordine in mezzo al campo, ci siamo allungati per cercare di sviluppare la manovra ma siamo mancati nel palleggio. La Juventus ha chiuso difendendo e il merito è stato nostro. Fisicamente ci siamo, se riusciamo a dominare negli ultimi minuti la partita dobbiamo farlo anche all’inizio. Dzeko? Sto lavorando per riportarlo ai suoi livelli anche mentalmente. Allegri può scegliere meglio di me grazie alla sua rosa, se può permettersi di tenere fuori un calciatore come Dybala».