Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Niente da fare, almeno per il momento. Tiago Pinto rientra a Roma strappando l’accordo con Scamacca ma non con il West Ham. Il rifiuto del club inglese al prestito dell’attaccante era nell’aria, il gm portoghese lo sapeva ma ha provato comunque a fare un tentativo puntando soprattutto sul rilancio del giocatore.
Della serie: il ragazzo ha vissuto una stagione negativa tra rendimento e infortunio, darlo a Mourinho per un anno e farlo giocare un’intera stagione da titolare lo aiuterebbe a ritornare al top nella forma e nel rendimento. Un discorso impeccabile, ma il West Ham al momento preferisce aspettare e monitorare quello che offre il mercato. La Roma non è l’unico club interessato a Scamacca, e nelle prossime settimane il West Ham si aspetta di ricevere anche qualche offerta a titolo definitivo o che garantisca un sicuro obbligo di riscatto. Ciò che al momento non può garantire Tiago Pinto.
Mai dire mai, sia chiaro. Le vie del mercato sono infinite e non è escluso che prossimamente non si possa trovare un punto di incontro. Quindi, o che la Roma si faccia avanti con un’offerta migliore – se non dovesse trovare di meglio nel mercato low cost -, oppure che il West Ham si convinca a sfruttare Mou per rivalutare un giocatore che con un’altra stagione sbagliata si svaluterebbe ulteriormente. I soldi fanno la differenza in qualsiasi trattativa, naturalmente, ma la Roma può sempre contare su un alleato importante: il protagonista della trattativa.
Pinto ha incontrato la Stellar, agenzia che cura gli interessi dell’attaccante, e ieri sera è tornato nella capitale con una risposta positiva: il ragazzo, romano e romanista, vuole tornare in Serie A, vuole giocarsi la sua grande chance in giallorosso ed essere allenato da Mourinho. In più troverebbe il calcio di Dybala e Pellegrini perfetto per le sue caratteristiche: con due trequartisti (o seconde punte) come loro, è convinto di avere ancora più occasioni da gol. Quelle che i vari attaccanti della Roma hanno avuto in questa stagione ma che non sono riusciti a sfruttare (gli expected goals di Abraham e Belotti gridano vendetta).