Per Gianluca Scamacca oggi sarà un derby. L’attaccante sfiderà infatti la Roma con il suo PSV negli ottavi di finale di Youth League. Queste le sue parole al Corriere dello Sport in vista del match:
“In Olanda hanno altri ritmi. Ho sempre sognato un’esperienza all’estero, in Italia non c’è spazio per i giovani. La Nazionale? Siamo un grande gruppo, lavoriamo molto per crescere sempre di più. Speriamo di fare tanta strada. Siamo nel girone con Russia, Bosnia e Georgia, noi andiamo avanti per la nostra strada. Gli ex compagni romanisti in azzurro? Siamo rimasti molto legati, ci sentiamo spesso e quando torno a Roma ci vediamo sempre. Qui in Olanda sto bene, vivo con la mia famiglia, fondamentale per me. La lingua? Piano piano la sto imparando. La capisco bene, ma la parlo ancora poco. Gioco sia con gli Allievi che con la Primavera. Ho anche 2 presenze con la squadra riserve. E’ importante, perché mi confronto con giocatori professionisti. Van Nistelrooy è il nostro allenatore. E’ una grandissima persona, umile e disponibile. Mi è sempre piaciuto il suo fiuto del gol, spesso gli chiedo dei consigli. La sua presenza è stata uno dei fattori che mi ha spinto a firmare. Mi piace la personalità e la rabbia di Ibra. Le differenze nel calcio olandese? Qui sono più tecnici e offensivi. Si lavora sul talento, sulla tecnica e c’è meno pressione. In Italia c’è più tattica e il gioco si basa più sul fisico. La cosa che mi manca di più è la pasta. Qui c’è, ma non sarà mai la stessa cosa. Mi sento spesso con Crisanto, sono contento che stia facendo bene in Primavera. Il primo che mi ha scritto dopo il sorteggio è stato De Angelis: mi ha detto che sarà la mia partita, ma io non sento le pressioni. Devo molto a Roberto Muzzi, è lui che mi ha lanciato. Lo sento ancora oggi. L’altro è lo scudetto con Coppitelli nei Giovanissimi Nazionali, meritatissimo. Per ora sto bene qui, ma non mi perdo mai una partita della Roma“.