Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Schivo, riservato, discreto. Forse è anche per questo che Evan N’Dicka quando è sbarcato a Ciampino, ieri mattina, ha deciso di salire subito sul van senza avvicinarsi ai cronisti e fotografi che erano al terminal privato dell’aeroporto per un suo primo scatto da giallorosso.

Il suo agente ha preferito rinviare le foto ufficiali a dopo le firme, ma di fatto il suo assistito è un nuovo calciatore della Roma, pronto a cominciare questa sua nuova avventura dopo quella di successo all’Eintracht Francoforte. Ieri N’Dicka è sbarcato a Ciampino poco dopo mezzogiorno accompagnato dalla famiglia e uno dei procuratori: salito sul van messo a disposizione dal club – tra qualche scatto rubato durante l’uscita dal terminal – è stato portato nella clinica Villa Stuart per sostenere le visite mediche d’idoneità sportiva. Oggi invece sarà a Trigoria per la firma sul contratto quinquennale a circa tre milioni di euro netti a stagione.

Un arrivo importante per la Roma, chiuso dopo mesi di trattative e riuscendo a battere la concorrenza di diversi club interessati, sia italiani che esteri. Ad aprilele parti stavano già trattando e Pinto aveva incontrato l’entourage del giocatore in almeno due occasioni. L’importante offerta economica (al di là della qualificazione in Champions), la maglia da titolare e il solito appeal di Mourinho hanno fatto la differenza sulla scelta del giocatore che ha rifiutato Barcellona Milan.

Lo studio degli avversari è il suo pane quotidiano. N’Dicka nei suoi anni in Bundesliga ha imparato a lavorare tanto sulla preparazione delle gare, sull’analisi di chi andrà poi ad affrontare in campo. Perché nonostante i 192 centimetri e gli 80 chili, l’ivoriano non basa tutto il suo lavoro difensivo sulla fisicità, ma lavora molto anche sulla tattica.