La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – «Felice di questa nuova avventura, non vedo l’ora di mettermi a disposizione. E stasera farò il tifo per i miei nuovi compagni…». Già, perché Bruno Peres non raggiungerà la squadra a Oporto, non avrebbe senso. Ma da ieri è ufficialmente un giocatore della Roma, con il club giallorosso che stasera si gioca una bella fetta di una qualificazione che vale più o meno il suo cartellino. E allora mettiamola così, se la Roma andrà ai gironi di Champions si sarà già ripagata l’investimento fatto sul terzino brasiliano.
L’EQUAZIONE – Bruno Peres è sbarcato ieri a Roma ed è costato un milione per il prestito, più 12,5 per il riscatto obbligatorio, a cui aggiungere un altro milione e mezzo di bonus variabili legati al raggiungimento di obiettivi sportivi da parte del club e del giocatore. In tutto 15 milioni (nel caso maturino i suddetti bonus), esattamente quelli che ballano nel doppio confronto con il Porto, a parità di partecipazione ai gruppi (Champions ed Europa League) e al netto del paracadute Uefa e dei bonus sui giocatori in caso di qualificazione ai gironi di Champions. Cifra destinata a crescere poi in caso di eventuale avanzamento (dagli ottavi in poi) nella coppa che conta, in virtù di market pool, incassi e bonus partita. Ecco perché Spalletti probabilmente lo userà già nel ritorno, quando ci sarà da spingere e attaccare (nelle ultime due stagioni Peres in Serie A ha completato 176 dribbling, nettamente più di qualsiasi altro difensore).
POLIVALENTE – «Bruno è un giocatore forte, un cosiddetto “tutta fascia” che sa giocare da quarto di difesa e quinto a centrocampo. Ci mancava uno così, che ci dà più opzioni, visto che tra l’altro può giocare anche a sinistra, esattamente come Florenzi. Ha qualità, anche se deve migliorare in alcuni atteggiamenti. Se con lui passeremo alla difesa a tre? Non definitivamente, anche perché a quattro ci ha già giocato. Ma dovremo essere bravi a saper fare tutte e due». Intanto Peres è stato bravo a prendere il treno giusto, quello che gli può far spiccare il salto di qualità definitivo. Al ritorno della Roma firmerà un quinquennale da 1,5 milioni più bonus e entrerà in lista Champions (al posto di Seck). Pronto a spingere sulla fascia già da martedì prossimo, quando all’Olimpico bisognerà conquistare il pass per i gironi di Champions.