Corriere dello Sport – A poche ore dal calcio d’inizio di Sassuolo-Roma, il tecnico dei neroverdi Eusebio Di Francesco rivela le sue sensazioni in una lunga intervista al quotidiano sportivo. «Mi aspetto un Sassuolo arrabbiato, nel senso che noi dobbiamo riscattare alcune prestazioni del girone di ritorno nelle quali siamo stati sotto tono dal punto di vista degli atteggiamenti e della cattiveria agonistica – le sue parole – Penso che anche Garcia voglia questo, è giusto che un allenatore chieda alcuni comportamenti ai suoi giocatori. Poi il risultato dipende da tanti fattori, ma è fondamentale dare sempre tutto in campo».
Sulla lotta al secondo posto, il grande ex dà ancora possibilità ai giallorossi: «Lo dice la classifica, è a un solo punto dalla Lazio. Ci sono squadre che sperano di salvarsi e hanno un distacco di tredici punti, figuriamoci se non può crederci la Roma. Ma di sicuro a Reggio Emilia troverà una squadra molto difficile da affrontare. Per stasera abbiamo grosse problematiche, non avendo un difensore destro di ruolo in questo momento ho dovuto abbandonare la mia idea della difesa a quattro e sono dovuto passare a tre o a cinque, che è la stessa cosa – prosegue Di Francesco – Però se la Roma gioca con un 4-2-3-1\ dobbiamo stare più attenti, centralmente avranno più intensità. Ma la Roma gioca spesso in quel modo, quando c’è Totti si abbassa tantissimo, ricrea questo modulo e porta superiorità numerica centralmente. La Roma ha questa qualità di palleggio, è la squadra che fa più possesso palla. Qualcuno non è contento, ma anche lo scorso anno lo ha fatto arrivando seconda. Quest’anno magari gioca meno bene, ma non significa niente, se hai tu la palla hai più possibilità di far male agli avversari. Questo è l’aspetto positivo della squadra di Garcia».
In casa Roma l’ambiente è teso e Di Francesco ricorda la contestazione dopo il ko con l’Atalanta nell’anno dello scudetto. «Per reagire è fondamentale il gruppo, la voglia comune di arrivare agli obiettivi in una piazza non facilissima. Non condivido la contestazione e non vincemmo lo scudetto per quella contestazione, altrimenti si potrebbe dire che questo aiuta vincere le partite. No, è assolutamente il contrario. L’importante è avere unità di intenti all’interno del gruppo».
Un commento anche sull’ex compagno Francesco Totti: «Non si discute, ma si ama. E’ un giocatore che ha indossato una sola maglia, con amore, passione senso di appartenenza. E’ ovvio che può fare prestazioni buone e meno buone. Ma resta un giocatore di grandissima qualità, non è più giovanissimo, però sono convinto che da qui alla fine del campionato potrà dare ancora molto alla Roma, tranne che contro di noi. Mi auguro che Garcia lo faccia riposare…». Una battuta sul suo futuro: «Sono legatissimo al Sassuolo, non ne voglio nemmeno parlare, ho un contratto con il Sassuolo e sto benissimo qui». In chiusura, ancora Roma: «Se continuerò a tifare Roma da domani? Sicuramente. Mio figlio già fa il tifo per loro, ma anche per me è così, per la simpatia, l’amicizia, per quello che mi lega alla città, alla gente ai ragazzi che sono ancora all’interno della Roma».