Pagine Romaniste (Francesco Belli) – Risposte. Sono quelle che cercava Fonseca dopo la sconfitta dell’Allianz Stadium in Coppa Italia contro la Juventus e che il derby gli ha ampiamente dato, nonostante il pareggio, con una partita dominata e tre punti mancati solo a causa dell’errore individuale “alla Goicoechea” di Pau Lopez. Vittoria. L’imperativo categorico della Roma impegnata sabato sera in Emilia Romagna contro il Sassuolo. Perchè l’Atalanta dista appena un punto e la pressione comincia a essere tanta, giunti a metà stagione. Sono 13 i precedenti tra le due squadre, con 8 vittorie giallorosse, di cui 5 proprio al Mapei e l’ultima risalente al 20/5/2018 (1-0, Manolas), e 5 pareggi. Nessuna sconfitta quindi, cosa che farà rabbrividire sicuramente i più scaramantici. Ma quali sono i punti di forza che l’allenatore portoghese dovrà fare attenzione a neutralizzare? e quali quelli deboli che dovrà sfruttare?
Sicuramente De Zerbi è uno degli allenatori più moderni e propositivi del campionato, e lo ha dimostrato anche all’andata quando sono stati segnati in totale ben 6 gol. Chiara è la volontà dell’allenatore bresciano: dominare il gioco. Questa volontà si realizza attraverso dei punti chiave che sono per lui imprescindibili: modulo 4-2-3-1, ostinata costruzione dal basso, mantenimento del possesso palla, esterni offensivi con piedi invertiti per favorire la giocata verso l’interno sfruttando la grande ampiezza della squadra. Grazie a questa filosofia di gioco il Sassuolo è, ad oggi, l’ottava squadra per gol segnati, sesta squadra per possesso palla medio, tra le prime per numero di passaggi in campionato e palle perse e tra le ultime per lanci lunghi in direzione delle torri, cross verso il centro e gol di testa. Numeri chiari che lasciano poco spazio a interpretazioni. Per ottenerli ha messo in preventivo i rischi verso i quali si sarebbe esposto con questo stile di gioco nettamente votato all’attacco. Non è sicuramente un caso che è quart’ultimo (a pari demerito col Torino) per numero di gol subiti, circa 35. Fonseca dovrà curare in particolar modo due aspetti: il gioco aereo, infatti i neroverdi sono l’ultima squadra in campionato per duelli di testa vinti, e il pressing offensivo, perchè quando sono costretti al lancio lungo, come detto, la palla termina inesorabilmente preda degli avversari.