Alessio Dionisi ha parlato nella consueta conferenza stampa di vigilia della partita contro il Cagliari. Il tecnico dei neroverdi è tornato a parlare del caso Berardi, di Mourinho e della Roma. Queste le sue parole:
Mourinho dopo la gara ha parlato in portoghese, lei studia inglese?
“Sto studiando l’inglese per migliorarlo. Tutto quello che dovevo dire l’ho detto nel post partita. Mi sentivo in obbligo e avevo la volontà di farlo, per difendere quello che faccio, quello in cui credo e i colori che rappresento, i giocatori che alleno. Non c’era bisogno di difenderli, ma la parola spetta a me ed era giusto far valere tutto quello che era opportuno davanti a un microfono”
Rabbia per la gara con la Roma?
“Più che rabbia, rammarico. Per dettagli perdiamo grandi occasioni, come poteva essere quella di domenica: fare punti contro una squadra con cui sei sfavorito. Quando guardi il calendario sono giornate jolly: le giochi e vedi cosa succede. Il rammarico è perché un dettaglio ha determinato il risultato finale, come altre volte: non siamo ancora migliorati su questo e dobbiamo lavorare, i dettagli in uno sport a basso punteggio determinano tanto. Ci serva da lezione: noi lavoriamo per il volume, però poi il dettaglio sposta”.
Volpato?
“È cresciuto, è un peccato essere rimasti in dieci perché non ho potuto fare le scelte che avrei fatto in undici e Volpato è stato escluso anche per questo. È cresciuto e sicuramente troverà più spazio. Poi non alleno Volpato, non alleno solo lui ma il Sassuolo e quindi devo cercare equilibrio in campo, con palla e senza: a oggi ci sono giocatori che se hanno trovato più spazio è perché nell’equilibrio garantiscono di più, ma sono sicuro che troverà più spazio, forse anche domani”.