Paolo Cannavaro, difensore del Sassuolo, ha parlato hai microfoni di Roma Radio in vista del match di domenica prossima contro i giallorossi. Queste le sue parole:
Che partita ti aspetti?
Diciamo che nelle gare precedenti tra Roma e Sassuolo son state sempre belle partite da vedere per il calcio. Quando succede questo il risultato passa in secondo piano. Noi siamo una squadra che gioca anche contro le grandi. La nostra forza è quella di giocare a calcio.
7 punti in 3 partite. Qual è il vostro segreto?
La forza di questa società è quelle di tenere l’ossatura. È stato venduto Zaza, ma si è fatto uno sforzo enorme per trattenere Berardi, Sansone e Floro Flores. Per un gruppo e un allenatore che si conosce è un vantaggio.
Floro Flores e Berardi?
Floro è uno dei calciatori più forti con cui ho giocato. Nelle giocate lo vedi che è di una categoria superiore, il suo limite è a livello caratteriale. Berardi in questi primi anni ha fatto vedere grandi cose in campo alternate da ragazzate. Ora è già più maturo e la società è stata brava a intervenire sul ragazzo.
Paolo Cannavaro?
Vive una seconda giovinezza in un posto dove c’è un giusto mix tra giovani e calciatori esperti. Un ambiente sereno dove ha la possibilità di esprimersi al meglio.
Il rapporto con Di Francesco?
È stata una delle più belle sorprese da quando gioco al calcio. Un allenatore preparato che ha le idee chiare, anche lui sta facendo esperienza e la cosa più importante non rinuncia a giocare a calcio, mantenendo sempre la calma e a far capire la sua idea e cosa vuole dai giocatori.
Un giudizio sulla Roma?
Si è rinforzata tantissimo e insieme alle 5 squadre di sempre è la candidata allo scudetto. Forse ora ha qualcosa di più. Anche se l’Inter è a punteggio pieno è la squadra più in forma.
Se dovessi toglierle un giocatore in vista di domenica?
Ho sempre sostenuto che l’attaccante più forte contro cui abbia mai giocato è Dzeko. Anche se non lo vedi lui è lì, cattivo, sa fare gol, toglierei volentieri lui. Ci ho giocato contro ai tempi del City, ha un modo di giocare a cui noi non siamo abituati, un giocatore molto fastidioso.