Il Tempo (D. Rocca) – Tre derby giocati, due vinti. Sarri può festeggiare per la seconda volta da quando è sulla panchina della Lazio. Un trionfo raggiunto senza due punti di riferimento come Immobile e Milinkovic. La squadra l’ha vinta sia dal punto di vista tattico che di personalità: prestazione quadrata, senza sbavature. Dopo il vantaggio ha resistito fino al novantesimo, anzi, fino al centesimo.
Ma la cosa più importante per l’allenatore è aver fatto contenti i tifosi: “Questo era l’obiettivo del derby. L’avevamo preparata proprio così, con le uscite a tenere dentro i difensori, La partita dal punto di vista tecnico non è stata di livello ma di grande dispendio fisico ed energie nervose“.
Sarri si è voluto complimentare ripetutamente con i suoi ragazzi al termine del match: “Vederli giocare con cuore e anima è ancora più soddisfacente dell’ordine e dell’applicazione tattica. Questo è uno dei derby più sentiti del mondo, è diverso dagli altri. Io a Londra ne ho giocati tanti ma non c’è certo la partecipazione emotiva di questo. Non è una partita normale, è da giorni che è così e questa settimana abbiamo pagato anche quello“.