La Gazzetta dello Sport (G.Dotto) – José Mourinho oggi a San Siro sarà al centro di una tempesta perfetta. “Emozionale“, direbbe lui. Arriverà il momoneto in cui l’uomo da Setubal avrà la pelle d’oca e cercherà nella bolgia di San Siro una spugna qualunque da gettare in quel ring dannato per quanto lo sovrasta. Inter e Roma. Il suo passato che non ha mai smesso di passare e il suo presente che se ne frega del suo passato. In tribuna sarà solo, uno dei sessantamila.
Nostalgia, la minaccia potente di entrambe le storie. Di quello che è stato all’Inter, di una grandezza ritrovata quando sembrava perduta. Nostalgia contraria nel caso della Roma. Di quello che non è mai stato e non importa se mai sarà. Mourinho è un rubacuori, il Rodolfo Valentino delle panchine. Ovunque è andato ha lasciato eserciti adoranti, languore e sospiri, di donne e uomini.