Santon: “Con le parole Mourinho è sempre il numero uno. Sogna di vincere lo scudetto. Mi dispiace non aver fatto parte della sua Roma”

Davide Santon ha rilasciato un’intervista a Tuttosport. L’ormai ex terzino destro, ritiratosi pochi giorni fa, ha raccontato le varie tappe della carriera. Un percorso cominciato all’Inter sotto la guida di José Mourinho e concluso alla Roma – avversarie sabato (ore 18) dove c’era sempre lo Special One, sebbene abbia vissuto l’era giallorossa mourinhana da fuorirosa.

Il suo papà calcistico è Mourinho? 

Lui è stato quello che mi ha lanciato e quello con cui ho finito. Mi spiace non aver fatto parte della Roma, ma sono scelte societarie che capisco e che non mi includevano. Con le parole Mou è sempre il numero. I giocatori gli vogliono bene, José si fa volere bene. Anche se ha vinto tantissimo ha ancora fame e passione per quello che fa. Può vincere ancora, credo che il suo sogno sia lo scudetto con i giallorossi.

Lei doveva andare al Napoli, ma non passò le visite mediche. 

Quando succedono queste cose è sempre dura. Pensi: “Questa è la fine”. Poi ti rimbocchi le maniche e lavori ancora più sodo. Infatti poi sono andato alla Roma, partito come quinto terzino spesso e volentieri ero titolare: il lavoro paga sempre.

Poi è stato accusato di essere rimasto a Roma per soldi.

Cosa non vera. Io non sarei potuto andare a giocare in un’altra squadra, non avrei passato le visite mediche. Con i giallorossi abbiamo deciso per il fine carriera, con loro è tutto a posto.

 

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