Sampdoria-Roma 0-1, le pagelle: Pellegrini luce, Abraham fight. Smalling e Cristante super

Pagine Romaniste (R. Gentili) – Lanterna accesa, luce sulla zona Champions. La Roma supera Lazio ed Udinese, ieri non feritesi (1-1), e si accomoda al quarto posto. Amaro l’esordio in casa sulla panchina doriana di Marassi per Stankovic, superato di rigore, letteralmente, da Mourinho. I giallorossi vincono una partita accesasi sono nella parte finale della ripresa con il rigore all’inizio di Pellegrini, ottenuto da Abraham. Stona la doppia possibilità di Zaniolo, solidità difensiva.

LE PAGELLE

Rui Patricio 6 – Gioca più con i piedi che con le mani. Rilancia due volte, semplice la presa sul tiro centrale di Rincon. Nella ripresa arrivano palloni ripuliti.

Mancini 7 – Concreto come piace a Mourinho, spazza senza esitare palloni che dietro si portano il fuoco. Zalewski lascia campo aperto, va lui a riempirlo. Lo Special One, però, si annota una marcatura imprecisa su Ferrari. Gli capita anche con Caputo, che riesce a domare con un paio di trattenute. Prende sempre più terreno e confidenza con l’impostazione. Si esalta nel finale con il lancio in volo d’angelo.

Smalling 7 – Nello stadio italiano più inglese, manda un altro messaggio a Southgate. Preciso è dir poco. Roccioso e spigoloso fuori dalla comfort zone, elegante con quell’anticipo alla mezz’ora a testa alta. Se lo conosci lo eviti: conferma Léris, rimbalzante nel contrasto.

Ibanez 6,5 – Sbandata apertura iniziale per Zalewski, si rimette subito in pista: nella corsia si muove da padrone. Focoso l’intervento su Gabbiadini, preso all’uscita dell’area blucerchiata. Di Bello fa accendere il giallo al semaforo.

Zalewski 6 – Con Augello gioca a guardia e ladro. Si scambiano i costumi: l’esperto blucerchiato lo supera, non sempre per qualità proprie, ma i cross sono spenti costantemente. Buone un paio di diagonali e di fughe, prevedibili e non giocabili i cross, se non quello finale per Belotti. Si mette le manette da solo due volte: sul contrasto affrontato debolmente e su un passaggio centrale sotto pressione. (Dal 84’ Karsdorp 6 – Rientra dopo l’infortunio. Lo fa bene, come la verticalizzazione per l’inutile gol di Zaniolo).

Cristante 7 – Voce grossa con i ritmi lenti, la Samp esce e si rintana. Mantiene ordine e compostezza, non vi aggiunge alcunché. Basta tutto il resto. (Dal 69’ Matic 6 – Non si vedrà, ma in campo c’è eccome).

Camara 6,5 – Ha confezionato l’assist per il pareggio di Siviglia, Mourinho gli impacchetta il posto da titolare. Scheggia che va ad attaccare a destra e manca, avanti e dietro, si prende cura dell’ex Villar. Brevi ma ripetuti duelli, affrontati senza mai tirarsi indietro. Tanta voglia, indubbiamente, grigie le sfumature tecniche.

El Shaarawy 6 – Profumo di casa, Savona dista poco meno di un’ora, e di titolarità. Dimenticata da fine agosto, partita in casa con il Monza. Carico e determinato, perde e recupera al contempo. La miglior cosa al quarto d’ora: taglia, affida a Zalewski e va in porta, restando in attesa di quel che non arriva. E anche quando giunge, Pellegrini lo pesca perfettamente a fine primo tempo, è impreciso. Protagonista dell’episodio più discusso della gara: imbucato diverse volte, intercetta forse con il braccio. Fatto sta che per Di Bello non c’è nulla di irregolare. (Dal 74’ Spinazzola 6 – Fiato, risparmiato, per il Napoli. Poco da fare).

Pellegrini 7 – 200 presenze e lode. Mezzala più che trequartista. Soprattutto rigorista, quindi uomo vittoria. Sorgente, la Samp ricorre a tutti i mezzi per fermarlo Straripa nel recupero di primo tempo: dribbling in mezzo a tre a centrocampo, in corsa apre e trova El Shaarawy che stropiccia. Spegne la sirena che stava per suonare dopo il contatto con l’ex Villar utilizzandola in campo per tenere compatta la Roma.

Belotti 6 – Sull’onda dell’entusiasmo per la prestazione di Siviglia, non si ripete. Duella ma non emerge. E, anzi, viene affossato nei contrasti. Cerca gloria come uomo assist, ci va vicino. (Dal 84’ Bove sv – Nuovi minuti di apprendistato).

Abraham 6,5 –  Ancora burattinaio del gol. Lo slancio che mai manca porta al rigore per tocco di mano di Ferrari sul cross. Difende con i denti, quasi letteralmente, tre punti dall’inestimabile valenza. (Dal 70’ Zaniolo 5,5 –  Mette piede in campo, è ancora freddo: subito davanti ad Audero, tira sul portiere blucerchiato. Caldo, supera Colley col fisico: ha la chance per riscattarsi, stringe troppo e palla sul fondo. Non si aiuta, viene ammonito. In fuorigioco, per una questione di centimetri, il raddoppio)

Mourinho 6,5 – Ballottaggio centravanti, lo risolve subito: dentro il Gallo e Tammy, come a Siviglia. Dove mancava, per squalifica, Zaniolo, messo in panchina. La Roma aggredisce alta, ma dura poco. Attacca senza dubbio la classifica, ora vissuta da quarta forza del campionato. Preferisce abbassare il livello dell’intensità, riesumata nell’ultima parte di gara.

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