La Repubblica (E.Gamba) – Pirlo ha peccato di presunzione e si è presentato all’Olimpico con una Juve senza capo né coda, sciorinando l’arroganza di giocare con 4, a tratti 5, punte, centrocampo senza filtro e difesa altissima. I bianconeri hanno esposto tutta la loro vulnerabilità al cospetto di una vulnerabilissima Roma, che ha sbagliato gol a tu per tu con Szczesny, sprecando ripartenze comode e allentando la concentrazione in difesa. Fonseca è stato bravo a presentare una Roma essenziale, ma si è vista la differenza di organico quando Pirlo ha mandato in campo un vip dopo l’altro, mentre lui ha dovuto centellinare le sostituzioni senza prospettive di cambiamento.