Salah ormai in pugno, Pjanic convoca l’amico Dzeko

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Il Messaggero (S. Carina) – Concluso il soggiorno londinese, Sabatini nel tardo pomeriggio di ieri è rientrato in Italia. Se passando o meno dalla Spagna, sarà più chiaro nelle prossime ore. Di certo c’è che l’affondo su Dzeko e Salah annulla la possibilità di arrivare a Baba (anche lui extracomunitario) e fa tornare in pole Adriano. A meno che il ds non prenda in considerazione il tedesco Schmelzer (Dortmund). Il difensore gli è stato proposto: costa 7-8 milioni. Un po’ di più (12) è il valore di Moreno del Liverpool, che la stampa inglese accosta alla Roma. Ma in Premier, per adesso, sono altri gli obiettivi. In primis il centravanti bosniaco. Parola a Pjanic: «Nessuno lo deve convincere, conosce molto bene la Roma. E’ vero che mi sento spesso con lui, speriamo che l’affare vada in porto». Il rilancio dei giallorossi è pronto: da 18 a 23 milioni più 2 di bonus. La palla passa a Begiristain, ancora contrariato con Sabatini per la cessione di Benatia, prima promesso al City e poi venduto al Bayern.

Capitolo Salah: dopo il viaggio del dg Rogg a Londra, la Fiorentina è pronta a rinunciare all’azione legale nei confronti dell’egiziano e liberarlo anche sul mercato italiano. In cambio avrà un paio di under 19 dei Blues. La contesa si sposta sul mercato italiano, dunque con l’Inter.Sabatini è convinto di essere in vantaggio e confida sul sì del calciatore, allettato dalla Champions. Mancini invece sul rapporto privilegiato Thohir-Abramovich che ha chiesto al Chelsea di aspettare, perché pronto al rilancio. Si profila l’ennesimo braccio di ferro.

INFORTUNIO DI PARTENZA Intanto il mancato impiego ieri di Romagnoli col Real Madrid fa discutere. Ufficialmente il difensore non è sceso in campo per un affaticamento muscolare. Anche se da Melbourne assicurano che «quello di Alessio non è un infortunio diplomatico, col City sarà in campo», le perplessità rimangono. Da più parti si ritiene che il muro della Roma, riguardo alla cessione, sia prossimo a cadere. In queste ore tornano in mente le parole del ds una quindicina di giorni fa durante il Football Fest a Perugia che solamente le persone vicino a lui, sul palco, hanno potuto carpire. Alla domanda della platea – «Che fine fa Romagnoli?» – il ds replicò: «Rimane». Poi, girandosi per l’ennesimo tiro di sigaretta, aggiunse con un sibilo: «Forse…». Postilla sfuggita a molti. Quasi a tutti.

Ora quel “forse” ha assunto un peso diverso. I no dei giorni scorsi erano probabilmente il modo per alimentare l’asta. Il prezzo, dopo aver rifiutato 25 milioni dal Milan, si avvicina ad essere quello giusto a meno che il mercato in uscita non si sblocchi all’improvviso. Ma Destro aspetta la Fiorentina che fatica a liberarsi di Gomez (e tra l’altro da Trigoria non sono disposti a considerare il centravanti come ‘risarcimento’ nell’affaire Salah: se i viola lo vogliono, il prezzo è quello pattuito col Monaco, quindi 13-14 milioni). Gervinho, forte dell’appoggio di Garcia, spera invece in una seconda chance mentre Ljajic ha rifiutato l’Aston Villa. Rimane Doumbia che nei giorni scorsi ha fatto pervenire all’Ufficio Consolare dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, la richiesta per il visto. Le parole del vice allenatore del Cska, Onopko, sono la conferma del possibile ritorno in Russia: «Le voci su Seydou sono fondate. Siamo in trattativa con la Roma». Preso per la Primavera di De Rossi il camerunensePerfection, classe ’98, al primo tesseramento.

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