Salah non brilla e l’Egitto resta a secco

Corriere Dello Sport (A.Ancona) – Per vedere un Salah decisivo, meglio ripassare. Qualche graffio del romanista nel primo tempo – sostituito a venti minuti dalla fine, subito dopo aver preso un’ammonizione – non basta a mettere l’avvio del girone in discesa per l’Egitto, fermato sul pareggio da un Mali intraprendente. Così è 0-0, mentre il Ghana vince nel pomeriggio e stacca momentaneamente il resto del gruppo. Non un granché, l’impatto di Salah con la sua prima Coppa d’Africa – lo stesso Egitto torna a parteciparvi dopo tre esclusioni di fila – e si comincia senza gol.

EL HADARY, 44 ANNI, RECORD IN PORTA! – Cinque pareggi in otto partite, più della metà, esaurita la prima giornata nei gironi. Gli egiziani non vincono, ma mettono via un bel record: El Hadary, col suo ingresso dopo 25 minuti, diventa il giocatore più anziano ad aver partecipato alla Coppa d’Africa. Cuper ne avrebbe fatto volentieri a meno, in un’occasione del genere, perché significa spendere presto un cambio per l’infortunio di Shenawy. Ma a 44 anni, il portiere che gioca più di un’ora è comunque padrone dell’area – bella soprattutto l’uscita finale su Marega – quando il Mali preme. Piuttosto, Momo Salah aziona subito l’interruttore della pericolosità, liberando al tiro Mohsen che riesce a vedere la porta senza però imprimere potenza. Ma rimane un fascio di luce isolato, nel senso che il romanista non spadroneggia, cerca di fare il suo anche giocando sull’esterno ma nel complesso è al di sotto degli standard. Non c’è ancora El Hadary in porta, quando il Mali si fa vedere seriamente in una partita che non smarrisce mai l’intensità: al quarto d’ora Lassana Coulibaly sta indovinando l’angolino con un colpo di testa, trovando però l’allungo di Shenawy che si fa male dieci minuti e lascia il campo in lacrime. Meno traumatica l’uscita dal campo di Salah, che servirebbe a dare una teorica verve all’attacco egiziano. L’occasione migliore capita a Mohsen, tra i più frizzanti della Nazionale di Cuper, che gira di testa esaltando Sissoko. Gli ultimi sussulti sono del Mali, stavolta è l’altro Colubaly – Ousmane – a farsi sentire in area.

GRUPPO D – Un solo gol, e dal dischetto nelle due partite di Port-Gentil del gruppo D. Mentre questo pomeriggio il Gabon padrone di casa cercherà di riscattare un avvio deludente, c’è quindi anche un Ghana – vice-campione d’Africa due anni fa – partito col piede giusto. Rigore di André Ayew quando l’Uganda ha da poco scollinato la mezzora senza danni: maldestro l’intervento di Insinde, che perde palla e poi trattiene vistosamente Asamoah in area. Anche due anni fa il Ghana aveva esordito nel torneo con un rigore dello stesso Ayew, salvo farsi poi rimontare dal Senegal. Per adesso, niente scherzi.

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