Il Giornale (J.Granzotto) – Calendario amico, sei punti, un pizzico di fortuna e la Roma torna in ballo. Fiorentina, Milan, Inter, le sorelle che aspirano al terzo posto, quello che non regala certezze sulla Champions, ma solo diritto all’ostico preliminare, sono avvertite. I giallorossi hanno cambiato pelle e sono tornati. Alla superiore qualità generale, ora abbinano (Pjanic escluso naturalmente) la necessaria tigna anche se non per tutti i novanta minuti. E questo potrebbe essere un problema. Spalletti dovrà studiare meglio il Barcellona di Pep Guardiola, quello delle foche ammaestrate che ti mordevano le caviglie e ti asfissiavano col pressing. Contro il Sassuolo il tecnico toscano azzarda l’esordio lampo di Perotti e conferma Zukanovic lì dietro. Davanti, fuori Dzeko per l’ennesimo infortunio, El Shaarawy affianca Salah. E siccome è il Sassuolo l’avversario ecco che, d’incanto, si rianima l’egiziano triste: sinistro a giro sul secondo palo e partita già congelata al minuto 13. Piccolo particolare, si tratta del terzo gol in tre partite di campionato per Salah contro il Sassuolo, evidentemente la vittima preferita in Serie A.
La partita, per ora, è a senso unico. La Roma domina, ma spreca. Dapprima per colpa del piede non proprio educatissimo di Maicon che, dopo una sgroppata delle sue, tutto solo davanti a Consigli svirgola e manda ignominosamente a lato. Il brasiliano è imitato poco dopo da El Shaarawy che non si coordina a dovere su servizio di Salah e permette a Cannavaro di recuperare. La ripresa (alla quale non partecipa l’infortunato De Rossi) inverte il trend, il Sassuolo si applica e i giallorossi rallentano pericolosamente il ritmo. Nella Roma El Shaarawy finisce tra gli oggetti smarriti. Anche Nainggolan spicca per l’assenza, ma avrà modo di farsi notare prima del fischio finale. Il Sassuolo potrebbe approfittarne. Ma se Berardi non è in serata è dura svoltare un pareggiotto con uno come Duncan, forte fisicamente, più che altro. Dicevamo Berardi che, al minuto 43, ha la possibilità di pareggiare con un rigore fischiato per fallo netto di Nainggolan su Pellegrini che finisce dritto in tribuna.
E, come spesso accade, arriva il raddoppio del redivivo «Faraone ». Il Sassuolo si ferma a 33 punti. I giallorossi (che non vincevano in trasferta dal 25 ottobre scorso contro la Fiorentina) salgono provvisoriamente al quarto posto in classifica con 41 punti e affiancano l’Inter. Domenica sera all’Olimpico arriva la Sampdoria. Difficile ipotizzare un risultato che non sia uno fisso. Nell’attesa per Luciano Spalletti c’è l’altra buona notizia di Kevin Strootman. Era ora. Venerdì pomeriggio ha giocato uno sprazzo di partita con la Primavera, entrando deciso nei contrasti. A occhio e croce tra tre settimane sarà a disposizione per fare la (consueta) differenza a centrocampo.