Il Messaggero (A. Angeloni) – Saelemaekers si ferma proprio nel momento in cúi Zalewski è stato messo fuori squadra. Il belga era l’uomo nuovo, quello che De Rossi ha gettato subito nella mischia a Torino, a poche ore dal suo arrivo nella Capitale; il polacco mercoledì è stato escluso dalla società, nonostante i fatti evidenziassero come il tecnico, invece, lo prendeva e lo avrebbe preso in considerazione, avendolo pure inserito nella lista per l’Europa. Quindi, in meno di sei giorni, DDR si è bruciato (non per sue decisioni) due possibilità per la fascia. La nota lieta, almeno, è stata il recupero di El Shaarawy, subito schierato a Genoa.
A meno che De Rossi non decida di tornare, il 4-3-3, le opzioni non sono molte e chi è a disposizione non ha quella gamba che il tecnico cerca. Una soluzione è quella vista nella ripresa di Marassi, Angelino (con Dahl – per ora mai considerato – come alternativa) a sinistra e uno tra ElSha e Celik a destra (a meno che non si punti all’improvviso su Abdulhamid). Davanti a questo scenario c’è chi prova a rientrare ed è Zalewski. Che ha inviato – attraverso i suoi legali – alla Roma un’istanza di reintegro, mettendo in evidenza il provvedimento «palesemente punitivo» nei suoi confronti per non aver rinnovato il contratto in scadenza a giugno del 2025. Il club dovrà reinserirlo entro domani, in caso contrario Nicola potrà fare vertenza alla Roma chiedendo il «reintegro coattivo».