Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan, è stato intervistato dal Corriere della Sera, e ha toccato diversi tempi, tra cui Mourinho e la Roma. Queste le sue parole:
A Lecce c’è stato l’eterno ritorno del razzismo.
Nessuno di noi ha la coscienza a posto: non abbiamo aiutato le persone ad essere educate. Noi vogliamo vincere come viviamo. E in che modo viviamo? L’Unione europea tre-quattro anni fa ha stabilito che il 50% della corruzione in Europa era italiana: il calcio è il riflesso della società e della cultura di un Paese. E fare squadra da noi è una delle cose più improbabili. Quando si vince, alla fine va bene tutto. Ma non è così. Se vogliamo migliorare dobbiamo dire le cose come stanno: finché pensiamo che i soldi possano aggiustare tutto, lo spettacolo non sarà dei migliori.
È lecito aspettarsi qualcosa di più dalla Roma?
Mourinho è un grande personaggio, un istrione, un comunicatore. Ama di più vincere con poco gioco. Però ha tanti pregi. E sa gestire i gruppi.
C’è una squadra che le piace più di altre?
La Lazio, che spende sempre poco, gioca un buon calcio. L’Atalanta oggi fa più fatica, ma per la stima che ho in Gasperini spero possa risolvere i problemi: quello che ha fatto rimarrà nella storia.
Questi 52 giorni di sosta porteranno altre sorprese?
Guardando i problemi di Liverpool, City o Psg, direi proprio di sì. Vale per chi ha giocato in Qatar, perché nel Mondiale tu dai la vita. E bisogna anche vedere chi reagisce più velocemente alla lunga pausa: peserà più la testa. Ma anche le gambe hanno preso una bella botta.