Il Tempo (G.Giubilo) – Qualche brivido, qualche piccolo segnale di ansia, ma il duello rusticano di sabato a Torino riparte dalle cifre fissate dalla classifica già da parecchio tempo. La Juve firma a Frosinone la sinfonia numero quattordici, ma impiega un’ora buona prima che Cuadrado e Dybala traducano in cifra utile una superiorità quasi incontrastata. Ma il problema muscolare che induce Chiellini all’abbandono anticipato allarma Allegri, che non aveva esitato a schierare, con qualche rischio, il diffidato Bonucci. Forse più contratto il Napoli, anche con la collaborazione di un Doveri poco lucido, rigore non fischiato e gol buono negato a Callejon, giallo sbagliato che lascia in dieci un Carpi capace di creare le sue occasioni. A Torino resteranno dunque due i punti di vantaggio da difendere nella sfida più attesa nel turno delle frattaglie, si giocherà da giovedì a domenica, come pretendono gli impegni in Europa dei nostri alfieri.
Una domenica che ha rallegrato le ore di attesa della Roma per la sfida serale con la Sampdoria di Montella all’Olimpico. Una prova in chiaroscuro, prezioso il colpo di testa vincente di Florenzi, in chiusura del primo tempo. Poi, quando Perotti, ancora una volta il migliore in campo, ha siglato il raddoppio, sembrava che la partita fosse finita lì. Invece una sfortunata deviazione di Pjanic ha ridato animo ai liguri e la Roma ha passato momenti di grande sofferenza. L’ha salvata un miracolo di Szczesny e nel recupero una traversa di Cassani. Nonostante gli ampi spazi lasciati dalle offensive della Samp, i pericoli per Viviano non sono stati molti, qualche difficoltà nelle ripartenze. Le dirette rivali per il terzo posto, in precedenza, avevano racimolato un punticino a testa tra sabato e ieri, Fiorentina, Inter e Milan, quest’ultimo in rimonta contro l’Udinese di Colantuono, con Armero tornato al gol in Italia dopo cinque anni. Divertimento assicurato a Verona, dove l’Hellas ha spaventato a suon di gol una difesa interista incapace di ritrovare la solidità della prima parte di stagione.